Dopo un esordio frizzante e convincente (A Bittersweet Ride) che li ha portati a girare Europa e Stati Uniti ed a farli conoscere ed apprezzare anche all’Estero (non a caso il nuovo album è prodotto dalla nostra Tre Accordi Records insieme all’austriaca Bachelor ) salutiamo il ritorno di Miss Chain & The Broken Heels con il nuovo The Dawn.
Registrato in presa diretta in due settimane di lavoro, il nuovo disco di questi ragazzi del Nord Est si connota per una maggiore riflessività rispetto ai ritmi scatenati dell’esordio. La matrice è sempre un garage power pop intriso di country e bluegrass, ma è evidente l’intenzione del gruppo di lasciare un po’ il piede dall’acceleratore allo scopo di conferire al proprio sound sfumature e ambientazioni più contemplative e “adulte”. C’è più malinconia e meno spensieratezza, un po’ come se la festa stesse finendo e si facesse largo quella sensazione di down e spossatezza.
Qualitativamente, tutto questo come si traduce? Essenzialmente ed in poche parole: con un inizio col botto (l’attacco Reigning Sound di “The Dawn Is Me”, le doppiette powerpop in salsa country & western di “Calcutta” e “There’s A Ghost”, le buone melodie di “Tell Me Why”) e con un secondo lato che nei primi 2-3 brani si mantiene su discreti livelli ma che poi perde progressivamente mordente, fino alle conclusive “Let Us Shine” e “Rainbow” che annoiano abbastanza.
In definitiva, un album che soddisfa le aspettative solo a metà: dal prossimo vogliamo che ricominci la festa.