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Iron & Wine – Ghost On Ghost

2013 - Nonesuch
folk/songwriting/indie

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Tracklist

1. Caught in the Briars?
2. The Desert Babbler
3. Joy
4. Low Light Buddy of Mine
?5. Graces for Saints and Ramblers
?6. Grass Windows
?7. Singers and the Endless Song
?8. Sundown (Back in the Briars)?
9. Winter Prayers?
10. New Mexico’s No Breeze?
11. Lovers’ Revolution?
12. Baby Center Stage

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Samuel Beam, in arte Iron and Wine, è un artista ed un compositore raffinato che ha raccolto in questi anni un grandissimo consenso fra gli amanti del folk rock.

Il 16 Aprile, esce con la Nonesuch il suo quinto lavoro “Ghost on Ghost”. Registrato a New York e prodotto da Brian Dek.
Si presenta con melodie piuttosto diverse, rispetto al bellissimo e speciale terzo album “The Sheperd’s Dog”, espressione massima della sensibilità ed espressività dell’artista.
Questo lavoro si avvicina più allo stile pop, di facile ascolto per un pubblico probabilmente più ampio, non tralasciando però la qualità che rimane comunque sempre di altissimo livello.
Samuel Beam è un artista davvero capace di cogliere sfumature impercettibili con le sue melodie semplici e ricercate al tempo stesso.
Elegante e scorrevole all’ascolto, a volte con dei dettagli jazz, “Ghost on Ghost” è un lavoro allegro e luminoso a dispetto del suo titolo. Ha voluto mescolare elementi country, jazz, indie rock e soft, anche grazie alla collaborazione del batterista jazz Brian Blade. Beam è un artigiano dei suoni e delle emozioni, ha voluto espandere la sua composizione creativa, con brani fra loro diversi nello stile. Nonostante i testi di questo album siano a volte oscuri, vengono realizzati e assembleati rendendolo un disco meraviglioso, con un enorme slancio gioioso.
E’ stato già apprezzato e giudicato positivamente per la sua grande luminosità ed armonia.
Primaverile e colorato, come la splendida melodia di “Joy” (che potrebbe quasi essere una ninna nanna) di cui è già uscito un suggestivo videoclip ad opera di Hayley Morris. E’ stato realizzato con proiezioni di dipinti a mano, animazioni colore dell’acqua, il tutto in stop-motion.
Bellissima anche “New Mexico’s No Breeze”, leggera e dolce, per chi ha seguito Iron and Wine dall’inizio davvero una novità compositiva. “Baby Center Stage” quasi cinematografica, “The Desert Babbler” speciale e vagamente Beach Boys.

La sua musica va sempre dritta al cuore. Un album splendido :luminoso, caldo, pieno di amore e di belle sensazioni.

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