Di gente che fa musica così in Italia ce ne vorrebbe molta di più, altro che, perlomeno per l’attitudine (non che il suonato non sia di buon livello, anzi): senza tanti ornamenti, suonata col sudore che scivola via, fatta per smuovere e mettere voglia di ballare.
Hoogie Boogie col suo ritmo infiammato e Mexicali Baby, con la chitarra ed il pianoforte che strappano e sbattono, senza stare tanto a chiedere, indietro di almeno una trentina d’anni, la voce tanto tanto (ma non troppo) blues di Crazy Hazy Kisses e poi ancora Boom Boom, eccezionale per ritmi e suoni, con un testo che a dirla breve qualcosa ricorda (“Boom boom boom boom / I wanna shoot you right down […] When you walk that walk / And you talk that talk”).
Dura meno di un quarto d’ora l’Ep de Gli Sportivi, meno di quindici scatenatissimi minuti, e questo è un peccato; riesce comunque a mettere più carne al fuoco di molti album di gruppi italiani, anche presi in massa.
Sregolato, incandescente, stagionato ma attuale, vivo e suonato benissimo. In una sola parola: eccezionale, nel senso letterale del termine.
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