Riappaiono i Seesaw che in questo duemilaetredici ci offrono un EP che spacca i timpani e che riesce a rianimare anche la più torbida e monotona estate urbana.
Cadere è figlio di un caotico e disturbato hardcore che si mischia spesso con lo screamo d’annata, generando una potenza sonora ed emotiva piena di pathos. Sicuramente nel panorama italiano il gruppo è un nome da segnare, e questo va detto prima di ogni altro dato aggiunto. Dietro Cadere c’è un concept particolarmente curioso: la caduta dei frammenti del vecchio satellite Uars della Nasa che sarebbero dovuti finire nel nord Italia in una notte di fine settembre dell’anno 2011. Da qui un lungo e interessante viaggio tra le speranze umane, la nostalgia e la velocità di questo folle mondo che non ci fa mai fermare, ma ci lancia come se fossimo frammenti pronti ad esplodere. Testi molto interessanti e con la decenza di non presentare il solito piatto mal riscaldato al microonde, musiche potenti e una curiosità sempre maggiore generano attenzione verso i Seesaw e il loro lavoro.
Molto atmosferici e immersivi i pezzi cine-scape, come nella Fase 3, che non solo rappresenta un furbo collante ma manifesta le contaminazioni del gruppo verso sorgenti rumorose/sperimentale. Che Cadere sia un lavoro consigliato e i Seesaw un gruppo di cui aspettare con impazienza altro materiale, si è già capito, l’unica cosa che non ci è molto chiara è come se ne è parlato poco, quasi da lasciare il tutto in un angolo buio.
È ora di recuperare: sentite il loro disco in free-download, andate ai loro concerti e supportate questi bravi ragazzi, in cambio vi spiegheranno come questo disagio nasce da un satellite.