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No Age – An Object

2013 - Sub Pop
punk/noise

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Tracklist

1. No Ground
2. I Won't Be Your Generator
3. C'mon, Stimmung
4. Defector/ed
5. An Impression
6. Lock Box
7. Running from A-Go-Go
8. My Hands, Birch and Steel
9. Circling with Dizzy
10. A Ceiling Dreams of a Floor
11. Commerce, Comment, Commence

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La produzione di quello che viene considerato un “oggetto d’arte” è un processo ben preciso, una trasformazione di materia ed esperienze.
Lo sanno bene i No Age, duo punk/noise losangelino che, dopo aver collaborato con diversi artisti all’interno di gallerie e spazi allestitivi, hanno realizzato da soli tutte le copie e relativo packaging del nuovo album, producendo a 360° quello che è un pezzo, un oggetto, An Object, appunto.
Il DIY era fino a poco tempo fa considerato la normalità e, fortunatamente, nell’ambiente delle autoproduzioni lo è ancora. Ma oggi, nell’era del digitale, della produzione meccanica e seriale di oggetti, nell’ambito delle grandi label (come mamma Sub Pop), diventa un esperimento artistico vero e proprio. O, almeno, a parte il concetto più o meno condivisibile, così pare.

Parlando del succo della faccenda, del risultato prettamente musicale di An Object, non si segnala niente di positivamente nuovo sul fronte occidentale tanto da far pensare solo ad una mossa di marketing della serie “il contenitore vale più del contenuto”.
I No Age, oltre ad aver nel tempo fatto nascere delle faide con questo o l’altro gruppo pop-rock del momento, provano ad adagiarsi sugli allori affievolendo notevolmente gli standard espressi dai dischi precedenti: anche se riutilizzano la formula del punk, degli spruzzi di american hardcore, favoriscono il garage (Lock Box, Circling With Dizzy) e vanno alla ricerca del noise (I Won’t Be Your Generator, An Impression, A Ceiling Dreams of A Floor su tutti).
Insomma: dagli anni ’80 non si esce vivi. Loro ne escono un tantino ammaccati.
Tanti album, dischi, oggetti musicali (chiamiamoli come vogliamo) hanno avuto la sacra benedizione dell’“avete carta bianca” dalle proprie label dimostrandosi, nell’immediato o nel lungo periodo, lavori eccezionali.
An Object va controcorrente e non perché sia pura attitudine punk o DIY, ma proprio perché non ci sono poi così tanti contenuti con cui rapportarsi.
Le chitarre prendono il sopravvento sul resto della strumentazione e sulla voce mononota in un mix che sembra anacronistico ma che, alle porte del 2014, perde forza anche sei ti chiami Moore ed eri sposato con una Gordon a caso.
Tutto ciò che in Everything in Between, album del 2010, sembrava appena accennato, in An Object diventa protagonista. Nulla in particolare lascia il segno.

Se il punk e il garage non sono mai scomparsi e sono in continua rinascita, i No Age falliscono (anche se non integralmente) nella produzione di un album che nasceva sotto i gli auspici di un concept di fondo piacevole ma che, in modo abbastanza deludente, il duo non riesce a sviluppare a dovere, perdendosi in un bicchier d’acqua. Occasione sprecata.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=kKnrhcO8MHM[/youtube]

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