I CANI.
E la recensione potrebbe fermarsi qui.
Invece credo sia giusto motivare, soprattutto quando una cosa non piace.
Ho ascoltato l’album su Spotify.
Dopo le prime tre tracce, per cui la mia faccia si è sciolta verso il basso in un’espressione di disapprovazione, è partito un buon insieme di note. Stavo già pensando a come I Cani avrebbero rovinato tutto con dei testi pretenziosi, invece era solo il promo della versione Premium di Spotify.
Carino.
Dov’è finita tutte la bellezza dell’album di debutto?
QUELLO era un disco.
Era innovativo, avevano azzeccato almeno tre singoli -TRE, uscito nel momento giusto e raccontava bene uno spaccato di generazione che stavamo vivendo. Leggings di American Apparel: scagli la pietra chi è senza peccato.
Glamour è un album inutilmente nostalgico, non solo nei testi ma anche nel suono che sembra pericolosamente un vecchio disco degli Amari.
A sentirlo, pare che nel giro dei due anni I Cani si siano fidanzati, sposati, abbiano figliato, comprato casa e il cane di mezza taglia. Voglio dire, hanno tipo 25-30 anni.
Passare dalle Lomo a Luca Carboni lo trovo estremo.
Glamour non mi piace, anzi di più: mi dà fastidio e la frase “Non c‘è niente di Twee tra di noi” mi fa male nelle ossa, come quando ti toccano su un livido.
Non chiedete perché, ma in certi momenti ricorda un remix de Alla Fiera Dell’Est.
Riassumendo: chi sei Contessa?
Tu non sei più la stessa. :-(
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=T8HPvJ-5TaM[/youtube]