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Moby – Innocents

2013 - Little Idiot/Mute
elettronica/pop

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Tracklist

1. Everything That Rises
2. A Case For Shame (with Cold Specks)
3. Almost Home (with Daniel Jurado)
4.Going Wrong
5. The Perfect Life (with Wayne Coyne)
6. The Last Day (with Skylar Grey)
7. Don't Love Me (with Inyang Bassey)
8. A Long Time
9. Saints
10. Tell Me (with Cold Specks)
11. The Lonely Night (with Mark Lanegan)
12. The Dogs

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E dire che “Destroyed.” era un bel disco. Mi sembrava giusto rovinarvi subito il finale perché il nuovo disco di Moby, improbamente chiamato “Innocents” data la colpevolezza di mr.Hall per non averlo chiamato “Play/Hotel pt.2”, suona vecchio che più vecchio non si può.

Poi, vogliamo dire che è un disco fatto male o inascoltabile? No. Sia mai. E’ scritto bene, as usual, i pezzi potrebbero pure funzionare, per carità. Ma non posso ascoltare un disco e ad ogni pezzo fare il confronto con qualcosa di già scritto dallo stesso artista. No, non lo accetto. E non lo accetto proprio perché il precedente album segnava una sorta di svolta, se proprio vogliamo.
Qui invece torniamo indietro al 1999 e sinceramente di revival ne ho piene le tasche. I numeri per fare il discone c’eran tutti, a partire dagli ospiti chiamati in causa. Ad esempio Mark Lanegan che in “The Lonely Night” fa stare male, fa accartocciare lo stomaco sul cuore e la base minimale su cui si muove la sua voce anche. Invece a sentire Cold Speks su “A Case For Shame” c’è il rimpianto di “Why Does My Heart Feel So Bad?”, ma manca l’anima infranta e neanche il tiro di quel pezzo pazzesco, cosa che accade anche, e forse in misura maggiore, con “The Last Day” affidata alla voce di velluto di Skylar Grey. Nemmeno il buon Wayne Coyne riesce a tirare su il tiro sull’inno felice di “The Perfect Life”. Forse l’effetto “già sentito” non da noia sul chiodo chillout di “A Long Time”, ma torna e fa stare solo peggio nei nove minuti di epicità tristemente autoreferenziale di “The Dogs”, cantata dallo stesso Moby, e che sembra non finire mai.

C’eravamo tanto amati, Moby, mi facevi prendere bene anche quando mi facevi piangere. Perché hai scelto di non farlo più?

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