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Terje Nordgarden – Dieci

2013 - GDN Records
Folk/country/indie-pop

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Tracklist

1. La mia California
2. La mia rivoluzione
3. Invisibile
4. Cerchi nell’acqua
5. La canzone dei cani
6. Miele
7. L’abbandono
8. Dove mi perdo
9. La realtà non esiste
10. L’invasore

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Dieci” brani per festeggiare (i primi) dieci anni in Italia. Questa l’idea alla base del nuovo disco del norvegese Terje Nordgarden, che per l’occasione abbandona l’internazionalità dell’inglese in favore del nostro idioma.

Dieci” è un sentito omaggio dedicato dal biondo cantautore norvegese al paese e alla scena artistica che l’ha accolto, dalla centralissima Via Zamboni (Bologna), al primo disco con Paolo Benvegnù per Stoutmusic, passando poi per altre città, collaborazioni, amicizie ed esperienze, sempre folk, rock e contemporary jazz, elementi che compongono l’eclettico scenario della vita artistica di Terje, qui perfettamente riassunto attraverso dieci cover di altrettante splendide realtà della scena indi(e)pendente nazionale.
Dalla solare La Mia California di Iacampo alla serotina L’invasore (di Andrea Franchi), Dieci stupisce per varietà, validità e soprattutto disarmante sincerità, negli improbabili accenti e pronunce che sbocciano qua e la nelle lyrics, ma in prima istanza nella devozione di Terje verso la musica, la sua e quella degli altri, sempre trattata col rispetto e la cura carezzevole insita nella sua voce cristallina.
La classe e le raffinatezze in sede d’arrangiamento dell’ultimo lavoro in studio, “You Gotta Get Ready” (2011), si ripropongono nell’elegante Cerchi Nell’Acqua (ancora Benvegnù), Invisibile della Donà e Dove Mi Perdo di Grazia Di Michele, scelte nient’affatto scontate, ma portate a termine con efficacia e lucidità (anche grazie all’ottimo lavoro di consolle di Cesare Basile).

Che sia un’isolata e atipica parentesi dal sapore nostrano, oppure al contrario l’inaugurazione di una nuova fase della sua produzione artistica, “Dieci” è un’opera il cui valore intrinseco è certamente maggiore della semplice somma delle sue parti, senza dubbio sotto un punto di vista squisitamente personale, per il Nordgarden uomo, prima ancora che musicista, ma anche come dimostrazione di non comune versatilità e profondità.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ojL6s2Ia_aI[/youtube]

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