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Touché Amoré – Is Survived By

2013 - Deathwish Inc.
post-hardcore

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Tracklist

1. Just Exist
2. To Write Content
3. Praise / Love
4. Anyone / Anything
5. DNA
6. Harbor
7. Kerosene
8. Blue Angels
9. Social Caterpillar
10. Non Fiction
11. Steps
12. Is Survived By

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Prima i Fugazi l’hanno passato agli At The Drive-In, poi lo scettro del post-hardcore è rimasto lì, sospeso nel nulla, nessuno è stato abbastanza coraggioso da far uscire un disco che guardasse anche solo lontanamente ai capolavori di quella gente là. Invece il coraggio ai Touché Amoré non è mancato, solo che ci hanno messo un paio di dischi a trasformarlo da semplice coraggio a bellezza indemoniata. Rasentare la perfezione, in questo genere, non è qualcosa che tutti possano permettersi, spiccare tra una miriade di inutili cloni, aver qualcosa da dire e farlo con la voce più equilibrata possibile nello squilibrio espressivo.

Questo è “Is Survived By”, questo è il bozzolo che si schiude e sprigiona una foschia luminosa che anziché irradiarsi negli occhi pervade le orecchie e infesta il cuore, diventa droga e crea una dipendenza dolce e disperata. Una disperazione che prende corpo e forma nelle parole vomitate da Jeremy Bolm, che s’inerpica sulla tela di emozioni che gli altri TA compongono sottopelle. “Anyone / Anything” diventa propulsione verso il baratro, intrecci di chitarra che rinchiudono l’ugola che brucia e dilania il cuore, ed esplodono in lapilli melodici e aperture senza sole, un’assenza di luce che disgrega tutto in “Just Exist”, un senso incontrollabile di solitudine che fa battere i denti sotto i colpi d’artiglieria in blast beats che si fondono alla lentezza del nulla, “DNA” è una pioggia di bastonate post-HC, tirata e disperata all’eccesso, i tempi si spezzano all’estremo e tutto fa male, sono i Fugazi che aprono il loro cuore grigio e lo spargono sulle ceneri della musica. E quando pensate che non possano esserci pezzi più belli “Harbor” vi spezzerà il cuore, contaminazioni post-punk e fosche tinte new wave, anomalie dell’essere post, chitarre sempre più disperate, e batteria che annuncia la fine del mondo, che arriva stanca e lenta con “Non Fiction”, annunciata da un arpeggio che accompagna le strade vuote di un mondo straziato dal nulla che lo pervade ed esplode in un pianto contorto, ferale, infinito.

Come fosse una sola traccia, un’unica sensazione, un dolore che fa sorridere, qualcosa per cui piangere stando bene “Is Survived By” diventerà un tutt’uno con le vostre orecchie. E non ve ne libererete più.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=bVRuDbUTl4k[/youtube]

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