Moostroo – Moostroo

Sono nudi, crudi, grezzi ma curati. Esplodono e si trascinano, sembrano scarnissimi (la batteria è lì ma sembra sempre intervenga il meno possibile, il basso è a due corde, che per cullare tutto non ne servon di più) ma non si saprebbe cosa aggiungere, non manca nulla.
Dei testi talmente poco rincuoranti che aderiscono fin troppo alla realtà, cuciti su melodie che han ben poco di spensierato. Valzerino di Provincia è una descrizione placida e rassegnata e Underground gli fa compagnia, Autocomplotto di allegro non ha nulla, casomai la parvenza.
Silvano Pistola è il capolavoro, per il testo che distrugge, per il ritmo che si annida nell’orecchio, per la melodia che colpisce con una semplicità improbabile.
Debutto eccezionale per i Moostroo che prendono i fronzoli e li allontanano il più possibile, si auto producono senza la velleità di suonare puliti&pettinati, ci buttano una grinta e una voglia di suonare che va oltre le magie della post produzione troppo curata. Riescono a trasmettere tutto ciò che vogliono senza nemmeno porsi il problema di suonare accoglienti all’orecchio nuovo; non saranno per tutti, ma chi riesce a capire cosa annidano dietro tutta quella realtà raccontata nella sua sfaccettatura più miserabile ha fatto un bel colpo davvero.

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