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Cesare Cremonini – Logico

2014 - Universal
pop

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Tracklist

1. Intro Blu
2. Logico#1
3. Greygoose
4. Io e Anna
5. John Wayne
6. Fare e disfare
7. Vent’anni per sempre
8. Quando sarò milionario
9. Se c’era una volta l’amore (ho dovuto ammazzarlo)
10. Cuore di cane
11. Cos’hai nella testa

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Magari mi sbaglio, ma immedesimandomi penso che ci siano essenzialmente due strade da scegliere quando si è Cesare Cremonini. La prima è la via più semplice e consiste nello sfornare annualmente dischi mediocri, perché tanto qualsiasi cosa fai, se suona in modo dignitoso, puoi star certo che la radio la riprodurrà a palla per l’intera stagione. L’altra strada ha più il sapore di una sfida personale e consiste nella ricerca, nell’aggiornamento, nell’aprire bene le orecchie e ascoltare come suonano gli anni in cui vivi, che sapore hanno e cosa c’è di nuovo in giro.

Non c’è dubbio che con questo quinto disco il musicista bolognese abbia scelto questa seconda attitudine. Fin dal primo ascolto infatti si respira freschezza, modernità e quel tocco di ingenuità che rende un lavoro credibile. Bisogna ammettere che è difficile riuscire ad attribuire a chi sta sulla cresta dell’onda da quindici anni caratteristiche che sarebbero più adatte a un esordiente, anche se certo, Cremonini non è l’unico esemplare simile. Si pensi a un ben più esperto Jovanotti, artista in continuo mutamento da venticinque anni, ma anche per contrasto a un personaggio come Nek, con cui non c’è modo di schiodarsi dal 2003.
Non è immediato che un prodotto musicale di facile vendibilità come Cesare Cremonini se ne esca con dei suoni come quelli di “Logico#1”, canzone dal respiro internazionale, dalle attualissime atmosfere elettropop, dal suono alieno nel panorama del mainstream italiano. Una canzone come “Graygoose” poi, è incredibilmente adatta a ogni tipo di orecchio: piace alla mamma che la ascolta in macchina mentre va a fare la spesa e piace alla ragazza alternativa che la ascolta in viaggio con gli occhiali da sole e le gambe fuori dal finestrino.
L’ex Lunapop coglie la leggerezza retrò di questi tempi e la unisce al suo amore per lo stile britannico, alla sua sensibilità, alla sua ironia, ma anche alla sua malinconia e alla sua capacità di fermarsi a riflettere sudi sé.

Poi bisogna anche dire che superate senza problemi canzoni divertenti come “John Wayne”, costruita su riferimenti cinematografici, o canzoni piacevolmente malinconiche come “Io e Anna”, si incappa in alcune mattonate che se proprio non si è fan di Cremonini non se ne esce quasi vivi. Sarebbe questione di gusto, se non che questo tipo di canzoni (nel dettaglio “Cuore di cane” e “Cos’hai nella testa”) rappresentano proprio la chiusura di un disco che parte esplosivo e finisce lento e mieloso come solo il peggior Cremonini sa essere. Scelta di tracklist sbagliata? Può darsi ma sta di fatto che è estate, il sole splende, il disco è ricominciato e io senza rendermene troppo conto sto canticchiando per l’ennesima volta il ritornello di “logico#1”.

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