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BORGHI E FRAZIONI IN MUSICA Festival – S. Pietro in Casale (BO), 7 luglio 2014

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Anche quest’anno i Comuni del Distretto culturale Pianura Est, insieme alla Provincia di Bologna, hanno fortemente voluto e quindi confermato l’appuntamento culturale che caratterizza l’estate nel nostro territorio. Promosso da undici Comuni (Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Castenaso, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale), il Festival Borghi e Frazioni in Musica festeggia il traguardo della XV edizione con sedici concerti, ancora una volta per la proposta artistica dell’associazione culturale Bottega Bologna.

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Quindicesima edizione di un Festival fatto per chi vive in provincia e non solo; perchè diciamolo pure, che a Bologna città ormai sono dieci anni che il Bolognetti ed il Botanique si scambiano i gruppi e si è arrivati al limite del parossismo tra Brunori SAS, Appino e Toffolo che avranno suonato 22 volte negli ultimi cinque cartelloni estivi urbani.
Parossismo che porta al paradosso di poter rileggere il Tondelli di Altri libertini in senso inverso, cioè necessità di fuga dalla città ormai soffocante verso la provincia liberata… e che provincia. Borghi e Frazioni in Musica fa tappa tra paeselli e villaggi usciti dall’epica del west emiliano, con tutti gli archetipi del caso: la pianura fa spuntare qualche casolare qua e là, punte di iceberg in un mare dal colore caldissimo, sezioni arci rimaste intatte rimasugli di glorie comuniste, ottantenni in stampelle con la passione per il sesso, e via di Pupi Avati.

Sandy Muller e la sua band sono tra gli ospiti più interessanti di questo festival. Muller è uno di quegli artisti che ci ritroviamo a casa e che per ignobili variabili di mercato non sta a prendersi il successo che si meriterebbe. Cantante italiana ma di genitori brasiliani, la Muller dal 2005 ad oggi si è costruita una carriera musicale riuscendo a portare avanti un percorso di collaborazione tra la Bossanova e la samba moderna. Ed infatti il suo ultimo album, Noel, è proprio un omaggio a Noel Rosa, artista che visse solo 27 anni tra il 1910 ed il 1937.
Noel è un album difficile da criticare. Tra la supervisione di Vinicius Cantuaria, le abilità vocali della Muller e gli arrangiamenti di Claudio Pezzotta ne è uscito fuori di qualcosa di più che valido, in grado di poter essere apprezzato sia tra gli affezionati del mondo musicale brasiliano così come da degli ignoranti come il sottoscritto. La verità è che quando ho letto le collaborazioni nell’album mi si sono “accapponati i capelli”: Bill Frisell (Gago Apaixonado) e Ryuichi Sakamoto (Tres Apitos), con l’inevitabile Cantuaria (Até Amanha).
Il concerto, come nella piena regola del Borghi e Frazioni, si sarebbe dovuto suonare all’aria aperta, ma quest’anno Luglio si è scordato di essere in Estate e la pioggia costringe al riparo nell’ Oratorio della Visitazione.

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“Il fascino della campagna emiliana che vi ho sbrodolato va a farsi benedire, ma si apre l’esperienza sensoriale della samba in compagnia della Madonna, gli angeli e tutto il resto.”

Sandy Muller si presenta in compagnia di Claudio Pezzotta alla chitarra e Francesco Montesi alle percussioni.

“Mentre l’ex chiesetta/oratorio comincia a riempirsi Pezzotta mi chiede informazioni sulle probabili ideologie politiche degli abitanti di San Pietro in Casale. Mi scappa la parola Matteo Renzi e la reazione è tutto sommato naturale.”

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Quando la band prende a suonare, alle dieci circa, l’Oratorio ha tutti i posti a sedere occupati e un po’ di spettatori sono “costretti” ad assistere al concerto da fuori l’entrata. E’ una bella soddisfazione per tutti, ma lo è soprattutto per Sandy Muller che per un’ora e mezza riporta in vita l’epica di Rosa e affascina il pubblico di storie d’altri tempi e altri luoghi.
L’album Noel viene quindi snocciolato, con nove pezzi, ed il singolo Fita Amarela spadroneggia in bellezza. Omaggi a cantautori leggendari del paese sudamericano non si fermano a Rosa ovviamente, ma sono presenti Dom De Iludir di Veloso e a Rita di Buarque. L’impressione per tutto il concerto però, è di sentire qualcosa di estremamente personale e intimo nella persona della Muller.
Il pubblico apprezza e gioisce quando dal nulla spunta Lucio Dalla, in una versione brasiliana di Balla Ballerino. E qualcosa nell’aria mi dice che lo stesso Dalla avrebbe adorato quel momento di sorrisi e romanticismo tra sacro e profano.

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“C’è un po’ di Sardegna nella copertina di Noel. Perché? Perché a disegnarla è stato Igort Tuveri, si vedano I quaderni ucraini.”

E per una sera in una oratorio a venti chilometri da Bologna il fantasma di Noel Rosa è tornato a poetare.

“Il successo di un concerto di un gruppo indipendente è direttamente proporzionale alla vendita dell’album dopo il concerto stesso. Ed il sorriso di Pezzota dice tutto.

SETLIST
Palpite Infeliz
Feitico da Vila
Com que roupa
Cansei de Pedir
Até Amanha
Filosofia
Fita Amarela
A Razao Da-Se A Quem Tem
Pra Que Mentir
Dom de Iludir (Gaetano Veloso)
A Rita (Chico Buarque)
Taisi E Quais
A Procura
Nao Tenho Pressa
Danca Danca Dancarino (Lucio Dalla)
Estoneante

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