In attesa di “Phantom Radio”, atteso per l’autunno, il nuovo lavoro della Mark Lanegan Band è un EP di cinque brani: “No Bells On Sunday” si presenta meno alternative di “Blues Funeral” e meno blues dell’ultimo lavoro in ordine cronologico, “Imitations”, rivelando atmosfere più psichedeliche e passaggi elettronici.
Nella prima traccia, “Dry Iced”, c’è poco spazio per l’inconfondibile voce dell’ex Screaming Trees e Queens Of The Stone Age, è la suggestiva base dalle percussioni un po’ funk a prevalere nei sei minuti e venti del brano. A “Dry Iced” segue la titletrack, brano dal sound cupo e sognante. Il pezzo centrale dell’EP è “Sad Lover”, il cui video è stato pubblicato a metà Luglio e che rimanda un po’ a “Blues Funeral”, con un’impronta decisamente più alternative e college. Si rompe, così, l’atmosfera di “Dry Iced” e “No Bells On Sunday” , ricreata con “Jonas Pop”. Chiusura in bellezza con “Smokestack Magic”, con un crescendo finale che suggella gli otto minuti del brano e i ventisei di un EP in cui è presente una dolcissima commistione di generi musicali.
Mark non aveva bisogno di presentazioni né di elogi, è quasi superfluo ribadire che il giudizio sull’EP è decisamente positivo: non ci si può aspettare nulla di diverso da uno come lui.
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