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Entombed A.D. – Back To The Front

2014 - Century Media
death / thrash / metal

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Tracklist

1. Kill To Live
2. Bedlam Strike
3. The Underminer
4. Second To None
5. Allegiance
6. Waiting For Death
7. Eternal Woe
8. Digitus Medius
9. Vulture And The Traitor
10. Pandemic Rage
11. Soldier Of No Fortune

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Vi piacciono le telenovele? No? E allora, ditemi vi prego, come fate a definirvi metallari?
Dai su, ci sono talmente tanti drammi inutili e scioccanti rivelazioni nella complessa scena metal fatta di capelloni/baffoni/barboni che a ricapitolarli tutti ci vorrebbe qualcuno più bravo del sottoscritto.
Le liti sui nomi dei gruppi sono un altro dei vari classici, a cascarci stavolta sono stati proprio gli svedesi Entombed, dopo gli inevitabili Queensryche e Geoff Tate. Insomma, pare che il frontman LG Petrov abbia deciso di continuare il progetto da solo, assieme, non alla formazione originale, ma a un trio di musicisti che ha collaborato con il gruppo dal 2007.
E quindi, chiederete voi, gli Entombed originali continuano a esistere senza Petrov? In realtà… no. L’accordo legale è che il nome originale resterà ai quattro, che non dovrebbero più usarlo fino a “data da destinarsi” e intanto l’ex (?) leader utilizzerà l’A.D. per gli album futuri.
Tutto chiaro? No? A posto direi.

Vabbè, ma insomma, è una mera mossa commerciale o siamo di fronte a qualcosa che valga la pena per chi ancora cerca disperatamente di seguire gli svedesi?
Back to the Front suona aggressivamente figo, non c’è che dire. E’ animato da una gran voglia di suonare, dal misto death/thrash/hardcore punk che Petrov e soci hanno saputo perfezionare su un classico come To Ride, Shoot Straight and Speak the Truth.
Pezzi come Bedlam Attack e Waiting for Death spingono come non mai, ogni tanto alternando con delle chitarrine melodiche così  tanto per rendere chiaro a tutti che si fa sul serio. Petrov è in forma smagliante, strillando ovunque e portando avanti dei bei ritornelli hardcore spaccaschiena. Soldier of No Fortune, poi, è uno dei migliori pezzi in assoluto della carriera della band, non mi stupirò di trovarla fissa sulle scalette live in futuro.
Purtroppo all’impressione iniziale particolarmente positiva, dopo qualche ascolto  si arriva facilmente a una scrollata di spalle e alla considerazione che Back to the Front è, sì, un album solido che, però, non porta niente di nuovo alla discografia di una band (nuova?) che invece necessitava proprio di una forte scrollata decisiva. Nonostante la produzione spinga sul pedale, la scrittura è fin troppo statica per riuscire a stupire i seguaci del gruppo o a convincere qualcuno che si è stancato tanti anni fa.

L’occasione sarebbe stata ideale per dimostrare che l’A.D. era un nuovo corso e non una mera continuazione del passato. Sarà per la prossima volta.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=xDdVPY4kPzU[/youtube]

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