Dopo “Ponte”, l’EP del 2011, La Bestia Carenne torna con un disco che segna il debutto di questa band campana dalle sonorità un po’ gitane e un po’ rockeggianti.
Il folk di questi quattro musicisti assume sfumature diverse ad ogni traccia. Un cantautorato dall’ironia molto sottile si fonde con toni leggeri e in continua trasformazione. Un incontro speciale, pungente, passionale e dal mood lunatico tra milonga, rock, gipsy jazz e swing, a tratti struggente ed introspettivo come in “Jeanne” o come nella conclusiva “Cadillac”, romantiche ma allo stesso tempo aspre e malinconiche ballate, a tratti divertente ed accattivante come in “La Vacanza di un Ferroviere” o come in “Billy Il Mezzo Marinaio”, brano dal sapore amaro ed elettrico il primo, un eclettico e coinvolgente “valzer” il secondo. Storie singolari e vicende concrete di personaggi grotteschi ma reali raccontate da uno strano (e straordinario) mix di generi e da travolgenti ritmi in perpetuo cambiamento. Fabrizio De André, Vinicio Capossela e Django Reinhardt in un colpo solo.
La catacatascie (le lucciole in dialetto napoletano) hanno fatto luce sul percorso notturno de La Bestia Carenne e hanno portato il gruppo al punto giusto: un’eccezionale prima tappa del loro viaggio.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=i8BYbkmlKEA[/youtube]