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King Gizzard & The Lizard Wizard – I’m In Your Mind Fuzz

2014 - Heavenly Recordings
psych / rock

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Tracklist

1. I'm In Your Mind
2. I'm Not In Your Mind
3. Cellophane
4. I'm In Your Mind Fuzz
5. Empty
6. Hot Water
7. Am I In Heaven?
8. Slow Jam 1
9. Satan Speeds Up
10. Her And I (Slow Jam 2)

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“E Re Gizzard s’eresse dal suo trono di occhi e piante, ed intonò un vecchio blues…”

La storia dei King Gizzard & the Lizard Wizard è quella di un culto (o più di uno) che genera culto a sua volta: quando sette ragazzoni da poli opposti della grande isola d’Australia si ritrovano per studi in quel magnifico pentolone da “melting pot” di Melbourne, nasce da subito una sintonia artistica (o presunta tale) scaturita dalla comune passione per i film horror di serie z, la musica anni settanta, il lo-fi e le storie di fantasmi.

Stu Mackenzie, ideale leader di questa combriccola di buontemponi, genera così un immaginario permeato di funghetti, mostri, pop nonsense e rumore. Molto rumore. I nostri, come detto, sono australiani, ed è per questo che nel “Grande Giuoco delle Associazioni Logiche” vengono in più riprese accostati ai connazionali Pond o, addirittura, ai Tame Impala, band con le quali però condividono solamente una grande amicizia e lo stesso passaporto, in sostanza.
E’ piuttosto la prolificità nelle produzioni (ben 4 LP in un paio di anni) che stupisce e che li accomuna all’Altra Scena che ha battezzato la rinascita “psych-pop-garage-whatever” in questo decennio, ovvero quella Californiana, la musica da sostanze psicotrope dello Stato dell’Oro di Ty Segall e dei Thee Oh Sees (inutile ammettere che i ‘Gizzard ne condividano un certo immaginario).

Ebbene, quattro “full-lenght” tra il 2011 e l’anno appena trascorso, tra i quali spicca il jammatissimo (mi si passi il termine) “Float Along-Fill your Lungs”, prima dell’attesa release presa qui in esame, il cruciale passo in avanti, il disco “dell’Esplosione nel Cosmo dei Musicisti che Contano”: “I’m in Your Mind Fuzz“.

L’attitudine è la stessa, a metà tra il giocoso ed il “creepy” (il video in 3D del singolone “Cellophane”), sebbene si senta qua una vicinanza a certe vibrazioni anni sessanta, a metà tra il surf rock ed i Beatles post-India; la veste è la solita, dalla partenza a razzo del medley “I’m in your Mind”, che ti penetra davvero nella mente come un’affilata daga, alla malata digressione “Am I in Heaven?”, che alterna psych-folk alla Brian Jonestown Massacre e le sfuriate garage in salsa-Segall.  Però…
Però c’è qualcosa di diverso: un rinnovato gusto verso i seventies, una nuova ricerca sonora che lambisce le colorate coste del funky: un tocco di groove elegante e necessario (“Slow Jam 1”), che non stona con il contesto volutamente, come al solito, lo-fi e sporcaccione dei lavori in studio del Mago Lucertola, ma che ne esalta il contenuto caleidoscopico.
La chiusura è affidata ad “Her and I”, altro succulento esperimento sonoro: immaginatevi un Carlos Santana imbottito di Quaalude alle Bahamas, che suona sulla spiaggia con i Velvet Underground e Roky Erickson dei 13th Floors Elevators. Beh, sarebbe stata una grande jam band…

“I’m in your Mind Fuzz“ è quindi un imprescindibile esperienza per gli appassionati della psichedelia, ma non solo. Un ottimo trip musicale per partire con il piede giusto nel Sentiero di Mattoni Gialli in questo 2015, attendendo i Pond.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=TmV7Cmv8QXg[/youtube]

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