Tutti con lo sguardo al cielo per il nuovo disco di Bianco, “Guardare per aria”.
Questo succede quando cammini per la città, chiusa nel tuo cappotto, ascoltando questo nuovo disco. Lo sguardo divaga, si solleva, cercando risposte nel cielo, risposte che sono più grandi di noi; poi accelera, corre, e si distende su un pensiero.
“Guardare per aria” è la risposta a chi dice che in Italia non ci sono cantautori.
Bianco è una finestra, uno sguardo sul mondo, il suo: a volte intimista, a volte più pop e grintoso, a volte deluso, a volte ricco di speranza ma sempre aperto nella sua semplicità nel far arrivare cose preziose e ricercate.
I brani sono freschi, le melodie disegnano paesaggi che le parole di Bianco colorano, con l’elegante naturalezza di un artista di strada. In questa strada Bianco si perde, la osserva, la vive, le sorride e poi ce la racconta.
Non c’è molto altro da aggiungere su questo disco se non mettersi le cuffie, uscire di casa e aspettare la primavera.
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