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Interviste

Intervista ai PETER PUNK

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Sono tornati, dopo aver allietato tante adolescenze e fatto pogare fino allo stremo tanti di noi. Il nuovo album “Il Seme Della Follia” (clicca qui per la nostra recensione) aderisce perfettamente allo stile di allora, rievocando ricordi e stuzzicando nuovi ascoltatori. Se non sono quello che state cercando state alla larga, non si entra in un mondo senza la volontà di capirlo.

Ciao! Allora, subito al nocciolo della questione: come mai siete tornati ad incidere? Vi mancavate un po’?
Ciao!!! Siamo tornati perché avevamo una gran voglia di suonare ancora assieme, di poter calcare ancora i palchi di tutta Italia e di non buttare gli anni nei Peter direttamente nel cesso. Poi avevamo voglia di inventarci altre belle canzoni ed esprimere le nostre idee attraverso i testi

Altro punto cruciale, poi ci rilassiamo: da 1 a 10, diciamocelo schietti, quanto si sente la mancanza dell’Ombralonga? 
Tanto!!!! Purtroppo l’hanno abolita. Sappiamo che era un giorno di ordinaria follia che rovinava la quieta Treviso ma dai, una volta l’anno cosa volete che sia…

Nell’ultimo album c’è tutto quello che chi vi seguiva anni fa poteva cercare, non avete perso lo stile, né musicalmente né umanamente. La cosa vi fa sentire come allora o vi vedete con un occhio più maturo?
Alla fine siamo sempre noi stessi. Siamo migliorati come musicisti e come compositori. Quindi il disco è una logica conseguenza del precedente. E’ esattamente come i Peter punk dovrebbero essere nel 2015 e questo ci rende fieri.

Come mai la scelta di Diprè per il video di Trashers? Non è sembrato un po’ fuori luogo, in un album dove comunque fate capire che tenete alta la “vecchia scuola”, parlare con la voce di chi è nato nell’era dei fenomeno di internet?
Diprè ci sta molto simpatico e si è rivelata una bella persona e decisamente disponibile. Molto intelligente e che si è creato un personaggio, con i suoi pro e i contro. Comunque la canzone è un’accusa a chi senza arte ne parte diventa famoso e riempie addirittura i locali. Anche noi ci divertiamo a vedere certi personaggi su internet, ma la cosa finisce li.

Non sarà questo il ritorno ai palchi per voi, che è già avvenuto, ma tornarci con un disco nuovo alle spalle è ben diverso: aspettative? Credete verrete seguiti più dal pubblico che un po’ con voi ci è cresciuto o vi aspettate più che altro nuovi fan?
Alla fine il pubblico è davvero variegato. Dobbiamo darci da fare a conquistare le nuove generazioni perché spessissimo non sanno nulla di Peter Punk , o di Punk rock in generale purtroppo. Ci sono sempre schiere di giovani che sono appassionati al genere, ma crediamo sia diventato più di nicchia rispetto ad un tempo. Il disco sembra piacere davvero parecchio. Ha ricevuto ottime recensioni e ne siamo felicissimi. Ora tocca a noi conquistare.

Il punk italiano si è assopito ad un certo punto, con la scomparsa di alcuni gruppi e il passaggio in seconda scena di altri. Credete possa tornare l’atmosfera dei bei vecchi tempi? Potreste essere la scintilla che fa riscattare la fiamma?
Dipende anche dalla gente. Sappiamo tutti che il punk rock ha avuto due picchi enormi gli anni passati, prima con Green Day e Offspring e poi con i Blink. Senza un grossissimo gruppo trainante è dura tornare a quei tempi. Però noi continuiamo con onestà la nostra e crediamo di aver ancora molto da dire , i concerti alla fine son sempre belli carichi. Noi ci siamo in ogni caso.

Per chiudere, ancora qualcosa sul tempo che scorre: come si vive la musica al giorno d’oggi? Una volta sì, Myspace lo si usava, ma adesso i social sono onnipresenti quando si vuole fare promozione: voi come vi rapportate? Credete possano aprire più possibilità o si rischia di arrivare al punto in cui nessuno nota più niente perché siamo troppo pieni di stimoli?
Ormai Fb è necessario e sembra l’unico strumento per promuovere un gruppo o un locale. Comunque secondo noi myspace era più carino, ma noi siamo abituati allo scambio di cassette!!! Era tutto più bello, genuino, entusiasmante! Se notate la nostra copertina può associarsi anche a questo. Ai social che distruggono i rapportarsi delle persone tra loro. Purtroppo se non si cambia siamo destinati a diventare dei perfetti automi purtroppo. Oppure ci sarà una rivolta di coscienze, che tutti noi speriamo, per tornare a vivere in maniera più vivibile.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=xmpxf_shspo[/youtube]

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