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Birdman, di Alejandro González Iñárritu


Scheda

Titolo originale: Birdman
Regia: Alejandro González Iñárritu
Soggetto e sceneggiatura: Alejandro González Iñárritu, Nicolas Giacobone, Armando Bo, Alexander Dinelaris Jr.
Fotografia: Emmanuel Lubezki
Montaggio: Douglas Crise, Stephen Mirrione
Musica: Antonio Sanchez III
Nazione: USA 2014
Genere: drammatico
Durata: 119’
Sito Internet: http://www.birdmanthemovie.com/
Cast: Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, Emma Stone, Naomi Watts, Merritt Wever, Natalie Gold, Joel Garland, Clark Middleton
Uscita: 5 febbraio 2015
Produzione: M. Productions, Worldview Entertainment
Distribuzione: 20th Century Fox
Voto: 8

New York. Riggan Thomson, un attore divenuto famoso per aver interpretato il supereroe Birdman, ha ormai sessant’anni, è divorziato, con una figlia che collabora con lui e che è da poco uscita da un programma di disintossicazione. Per tentare di rilanciare la propria carriera Riggan sta cercando di portare sulle assi di Broadway un riadattamento di “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore” di Raymond Carver, i suoi sogni sembrano però scontrarsi con evidenti problemi economici, con il rapporto con la figlia, con un nuovo attore, bravo ma terribilmente scontroso e con un passato artistico che non desidera farsi definitivamente da parte.

Un film che inizialmente si può definire come un inno dedicato alla recitazione pura, semplice, vera e sentita, fatta di gin al posto dell’acqua minerale e attori che calcano il palco invasi dal sacro fuoco dell’interpretazione. Questo potrebbe essere Birdman , opera del regista messicano Iñárritu, capace di confezionare una pellicola originale, fatta di dialoghi sul senso dell’esistenza, di cosa significhi sia il teatro che il senso di impotenza di un uomo davanti agli eventi che lo hanno portato a essere quello che è quest’oggi. Di quanto possa essere frustrante accorgersi di avere talento ma di non averlo sfruttato a sufficienza e di come il proprio ego possa farci perdere la bussola di chi ci circonda.

Imperdibili tutti gli attori a iniziare da un Michael Keaton in forma stellare, nel ruolo di Riggan Thomson, capace di strappare qualche sorriso amaro per un uomo che ha lasciato alle spalle i propri sogni imprigionati nelle piume, e nei dollari sperperati, di un super eroe a fumetti; a seguire Ed Norton, altre ego di Keaton, attore di successo, dall’indubbio talento ma anche tanto abile sul palco quanto incapace nella vita. Emma Stone, nel ruolo della figlia ex tossicodipendente e Naomi Watts in quello di un’attrice che ha sacrificato tutto per arrivare a calcare le assi di Broadway in una piece difficile quanto impegnativa e profonda.

Birdman alla fine non è solo quindi un inno alla semplice arte della recitazione, ma attraverso questo esercizio di meta narrazione, cercando di spiegare la vita di chi sulle assi ci vive da sempre e di chi vive anche dietro le quinte, cerca di spiegare qualche cosa di più complesso, cerca di spiegare cosa sia questa cosa che da sempre ci ostiniamo a chiamare vita.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=YCjqeQKaHOE[/youtube]

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