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Demeb – Urban Flowers

2015 - Autoproduzione
jazzcore

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Tracklist

1. In Riva Alla Città
2. Via Pavlov n°42
3. L'Urlo
4. Diluite Le Vostre Droghe
5. Decimazione Statale
6. Il Bambino Che Non Ha No
7. La Sindrome di Quo
8. Animal House

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Nelle più remote periferie del jazzcore si aggirano due ragazzi sotto il monicker Demeb. Dopo diversi lavori, tra cui la partecipazione al nostro Fonderie Jazzcore, è il turno di un nuovo succulente disco.

Urban Flowers del duo Demeb è un lavoro molto free che ha una struttura che si dirama lungo sessanta minuti e attinge da diverse correnti musicali, da quelle più immediate fino a sfociare in perversioni sonore. Isterismo e pazzia che escono da questo album, elementi fondamentali per capire fino in fondo il disco. Bisogna uscire fuori dai binari, saper accettare di percorrere un sentiero fatto di non-sense e serotonina fino a trovare la chiave di accesso per un mondo unico. Sessanta minuti di musica incessante forse sono un pò troppi, ma non c’è nulla di male nel snocciolarsi il disco giorno dopo giorno. Urban Flowers inizia con In Riva Alla Città che sa molto di marchio di fabbrica del gruppo dove il jazzcore più scimmiesco si mischia a stralci ambient e loop elettronici. Si aggiungono poi i suoni ambientali e gli scape di vita quotidiana in Via Pavlov n°42. È da un pò di tempo che vi mancano le legnate sonore dei Testadeporcu? Immergetevi allora in L’Urlo e che Daredevil sia con voi. Attenti però alla sua mazza che fa invidia a quella di Herbert (Per mille dentiere!!!). Ci sono poi tutta una seria di esperimenti inaspettati come il noise-rock di Decimazione Statale,la techno-follia di Rivolta Quiete o la spaziale outro (più ghost track), che sicuramente rendono meno pesante l’ascolto e puntano ad una pazzia sonora che, se da un lato punta all’impro, dall’altra parte è sicuramente ben studiata.

Urban Flowers del progetto Demeb è un album interessante e sicuramente più maturo di A Kind Of Jazzcore. In un mondo instabile come quello del jazzcore va data attenzione alle sue più estreme periferie e a questo disco.

Ps: Non dimenticatevi di reperire la guerriglia sonora del nuovo album dei Splatterpink dal titolo Mongoflashmob.

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