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I Giardini Di Chernobyl – Cella Zero

2015 - Zeta Factory
rock / metal / alternative

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Tracklist

01. Noir
02. Mentre Lisa Dorme
03. Il Desiderio Oscuro Di Charly
04. Jekill
05. Un Infinito Inverno
06. Homus
07. Foto Dall’Aldilà
08. Lo Spettro
09. Odio Il Sole
10. Iago

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Nati ad Ancona ad inizio 2014, debuttano ufficialmente con “Cella Zero” circa un anno più tardi: sono I Giardini di Chernobyl,  band già accostata a nomi altisonanti del rock alternativo e del nu metal in seguito alla pubblicazione del loro primo singolo, a Dicembre.

Forse, però, è un tantino precoce azzardare paragoni del genere per una band che sta muovendo i suoi primissimi passi. Il disco è introdotto da “Noir”, un pezzo che, già nel titolo, dice molto delle atmosfere che permeano “Cella Zero” in tutta la sua durata: sono dieci tracce a tinte scurissime, che, in alcuni momenti, suonano anche un po’ grunge. Il disco scorre poco fluido: risente di un continuo oscillare fra alti e bassi, fra pezzi in cui gli anconetani rendono al meglio grazie alla loro grande padronanza degli strumenti e pezzi che scivolano via a fatica, a causa di una grande ripetitività. È “Foto Dall’Aldilà” a spiccare su tutti, comunque, insieme con “Odio Il Sole” e “Un Infinito Inverno”.

La sensazione è che i Giardini di Chernobyl abbiano molto da dire, ma che siano ancora un po’ acerbi. Sotto l’aspetto tecnico, “Cella Zero” è sicuramente ben fatto. È la ridondanza davvero eccessiva ad inficiare sul giudizio complessivo del disco: il gap fra i brani migliori, scanditi da riff aggressivi, distorsioni eleganti e una potentissima batteria e quelli meno riusciti è abbastanza ampio.

In ogni caso, “Cella Zero” rappresenta una base da cui partire per comprendere ciò su cui la band deve lavorare maggiormente: il talento non manca, i margini di crescita sono notevoli.

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