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pH 0 #2: AMOUTH

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Il pH misura il grado di acidità di una sostanza. A noi come sostanza interessa la musica. E se il suo pH non è pari allo 0, allora la musica non è quella giusta. Deve essere in poche parole acido cloridrico. Non va bene neanche il succo di limone. Accettiamo solo acido cloridrico. “0 pH” parla di sonorità brutali e urla viscerali. L’hardcore e derivati. Ad alto Impatto Sonoro.

Protagonisti di questo secondo numero di 0pH sono gli Amouth, band post-hardcore/metal originaria di Arezzo.
Buttateci un orecchio: https://soundcloud.com/amouth

Come si formano gli Amouth?
Il progetto Amouth nasce più o meno 2 anni fa, ma ci conosciamo e suoniamo assieme da molto tempo.
Io (Gabriele) e Luca, rispettivamente chitarra-voce e batteria, abbiamo iniziato già nel 2002 con progetti differenti e nell’estate 2014 si sono uniti i due Lorenzo al basso e chitarra, questa la line up definitiva.
Prima di chiamarci Amouth abbiamo registrato diversi demo e un disco, che però con il passare del tempo ci piaceva sempre meno e si discostava dalla nostra attitudine e dal sound che stavamo delineando.
Ci siamo resi conto che c’era bisogno di un profondo cambiamento e che questo cambiamento doveva avvenire dalle fondamenta del gruppo, quindi abbiamo ricominciato da zero a scrivere dei brani, tentando di comporre qualcosa che davvero ci rappresentasse e che davvero sentissimo come nostro.
“Awaken” è uscito nel febbraio 2014 dopo una lunga fase di scrittura e arrangiamenti.

Il nome cosa indica esattamente?
Al contrario di quanto si possa immaginare, il nome non indica nulla in particolare e non significa niente, ci piaceva però la semplicità della parola e la sua originalità.

Quali sono i gruppi appartenenti alla scena post-hardcore/metal che hanno maggiormente influenzato il vostro stile? Nel calderone per caso rientrano anche gruppi come i Tool?
Gruppi di riferimento sono sicuramente i Cult of Luna e gli Amenra, per non parlare dei Russian Circles, Rosetta, Pelican, Ornaments e Ufomammut; i Tool, nonostante siano un gruppo che ascoltiamo di continuo, non rientrano tra le nostre principali fonti di ispirazione.

“Awaken”: come nasce l’idea di fare questo disco?
L’idea principale che sta alla base del disco è stata quella di realizzare qualcosa che ci soddisfacesse a pieno, senza essere vincolati da etichette, tempistiche o uscite programmate.
L’autoproduzione di Awaken parte dalle registrazioni, effettuate nel nostro minuscolo studio-sala prove, per poi approdare alla grafica, artwork e packaging con cofanetto di legno marchiato a fuoco.

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La decisione di fare testi in inglese è data dal fatto di voler magari trovare uno spazio sulla scena internazionale del genere? Avete pensato di fare qualche brano in italiano?
La scelta di cantare in inglese è un retaggio che ci portiamo dietro fin da quando abbiamo iniziato, non riuscirei oggi né a scrivere né a cantare in italiano uno dei nostri pezzi, in passato abbiamo provato a registrare qualcosa, ma il risultato era davvero pessimo.

Com’è la scena dell’hardcore in Toscana? C’è abbastanza spazio per band del genere?
In realtà gli spazi per band come la nostra sono in continuo ridimensionamento, ad aumentare gradualmente sono le difficoltà, richieste al limite dell’assurdo da parte di locali e promoters; per non parlare delle persone che vanno a vedere i concerti, sempre meno gente e soprattutto sempre meno ragazzetti.
Da che ho memoria una delle poche (e belle) realtà dove continuano ad organizzare serate di livello qui in Toscana, con la solita passione e attitudine, è il collettivo del Next Emerson a Firenze.

State lavorando ad un nuovo disco? Se sì, potete rivelarci qualcosa?
Si, al momento stiamo sviluppando il nuovo album intorno ad un tema centrale portante in cui i vari brani si articolano tra di loro come capitoli di una storia, ma per adesso siamo in fase compositiva e di pre-produzione per cui non è ancora possibile delinearne una struttura precisa, ad oggi è ancora troppo presto.
Sicuramente il disco avrà un’impronta più aggressiva rispetto al precedente, a partire dalle registrazioni che saranno il più scarne e minimali possibile, in modo da rispecchiare il sound e l’attitudine che portiamo nei live.
Contiamo di arrivare a settembre con tutto il materiale, pronti per farvelo sentire!
un saluto a tutti! grazie!

 

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