Nati fra il 2007 ed il 2008, i Cronofobia sono un terzetto bresciano che propone un rock alternative in italiano che si differenzia da quello di molti altri colleghi per l’essere completo e fatto bene.
Bastano pochissime note per capire di avere di fronte una band completa e talentuosa che, nonostante l’esiguità numerica dei componenti, si fa sentire e riesce a riempire la ritmica come in pochi sanno fare.
“Satira e Sarcasmo”, che mantiene il nome del precedente EP, è difficile da inquadrare in quanto la varietà di genere proposti fanno si che esso sia un arcobaleno di stili e di note.
“Comunque Vada”, molto radiofonica, propone una sorta di grunge modernizzato e piacevole; “Le Miniere Di Putunni”, il cui intro arpeggiato è un plus notevole all’interno della composizione, contrappone clean e distorto facendo sì che se nella strofa troviamo come protagonista un interessante e vivace basso, nel ritornello invece passa in primo piano una chitarra monotematica ma distorta.
“Caffè Delle Tre” è il brano più completo e significativo dell’album e che mette in mostra l’eclettismo musicale e la natura cantautoriale della band. L’unica pecca del pezzo, che per altro ritrovo anche in altri pezzi, è come in alcuni momenti, a volte troppi, la musica sovrasti la voce, creando una sorta di disequilibrio che a volte scalfisce la bellezza della composizione.
“Memorie” conclude in modo poetico e non cantato “Satira e Sarcasmo”, un album che merita di essere scoperto e ascoltato.
I Cronofobia sono un prodotto interessante che, pur non sviluppandosi su un filone preciso, hanno messo nero su bianco la loro versatilità e la loro bravura su più fronti incidendo un album che fino ad ora risulta fra i più originali per quanto riguarda il mondo alternative 2015.