Giusto per non perdere le buone abitudini, ecco un altro prodotto hip hop nostrano decisamente interessante a firma Lanz Khan, rapper milanese che con questo “Luigi XVI” fa centro pieno abbinando a strumentali dalla struttura piuttosto classica – 1/3 beat (by Weirdo Crazeology) + 1/3 sample + 1/3 scratch (by Dj Taglierino) – un flow serrato, frontale e marchiato a fuoco da rime non convenzionali, condite come sono da riferimenti e citazioni davvero di ogni genere, emisfero ed epoca.
E così è possibile sentir chiudere una barra con Osiride, Eliogabalo, Vitruvio, Jacques de Molay e Aton Ra, come pure di imbattersi in Guerrino Lovato, Trent Reznor, i Marò, Francesco Rosi, Neruda e Jacques Prévert. Questa peculiarità stilistica risulta sempre scorrevole e mai forzata, riuscendo così nella triplice impresa di a) valorizzare rime e contenuti, b) evitare rischiosi appesantimenti e c) smarcare piuttosto nettamente LK da tutto ciò che circola al momento in ambito hip hop italico.
Concludendo, 8 tracce + 1 remix da ascoltare e riascoltare tutto d’un fiato, evitando distrazioni e con il fido Google sempre a portata di mano. Null’altro da aggiungere, se non la consueta menzione particolare, in questo caso traccia numero 7 “Jean-Paul Marat”.
Molto molto molto bene.