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La Belle Epoque – Il Mare Di Dirac

2015 - Autoproduzione
rock / alternative

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Tracklist

01. Icaro
02. Nuovo Mondo
03. Fuori Di Me
04. Insidia
05. Cracovia
06. Mentre Il Cielo Cadeva
07. Il Mare Di Dirac
08. Con L’Amore Nei Piedi

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“Il mare di Dirac” è un buon disco, una sana proposta di rock italiano, nostalgico ma neanche troppo, cupo ma non depresso, orecchiabile ma mai paraculo.
Un disco, quello della band bergamasca, maturo e coerente (e trattasi di un album d’esordio), fatto di canzoni ombrose e bagnaticce, come un vicolo al tramonto, dopo un temporale.

L’impasto sonoro risulta ottimo e le scelte dei suoni apprezzabili, con bassi ciccioni, rullanti secchi e chitarre generose. Poi c’è la voce, quella del bravo Luca Boschiroli, caratterizzata da un timbro importante ma sempre smorzato da un effetto metallico-riverberato che fa un po’ vintage e un po’ lo-fi (scelta di sicuro effetto ma alla lunga un po’ seccante).
Le canzoni sono in generale tutte belle e potenzialmente riascoltabili all’infinito, spesso costruite con alternanza di strofe cupe e ritronelli esplosivi e con testi sfuggevoli e piacevolmente evanescenti.
Da citare in particolare, in una tracklist comunque ottimamente costruita, sono sicuramente l’iniziale “Icaro”, con il suo intro alla Placebo, ma anche “Insidia” (personalmente la più bella, con isuoi contrasti inaspettati) e “Cracovia”, la canzone di presentazione dell’album.

La belle epoque di questo gruppo sembrerebbero essere gli anni ’90, ma uno spiraglio di contemporaneità è sempre per fortuna ben presente. In attesa che questo spiraglio si trasformi in un’ariosa finestra o magari in una parete comunicante (ma io ci farei anche un bell’open space) godiamoci questo buon disco. L’avevo detto all’inizio che era buono no?

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