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Dog Fashion Disco – Ad Nauseam

2015 - Rotten Records
metal / experimental

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Tracklist

1.Ad Nauseam
2.Last Night Never Happened
3.Golden Mirage
4.Covered In Blood
5.Only The Haunted
6.Lotion On Its Skin
7.Watching You
8.Baby Bones
9.Starving Artist

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E che siamo n’altra volta qui a parlare dei Dog Fashion Disco? Ebbene sì, come avevo scritto in occasione della recensione di Sweet Nothings circa un anno fa, l’idea che potessero uscire due album in altrettanti anni rischiava seriamente di trasformarsi in uno dei casi degni di “non c’è niente di peggio di un sogno che si realizza”. Il precedente, infatti, risultava non ispiratissimo, limitandosi a riproporre tematiche e melodie già ascoltate con i Polkadot Cadaver, l’altro progetto della premiata ditta Smith/Stepp. E l’impressione che si ha al primo veloce ascolto di Ad Nauseam (titolo decisamente non casuale) è che saremmo di fronte alla stessa roba, né più né meno. Fortunatamente, scavando un minimo, scopriamo che questo nuovo lavoro nasconde diverse belle chicche che confortano un po’ il fan di vecchia data.

Ciò nonostante, se qualcuno avesse dei dubbi sul fatto se questo sia effettivamente un album di canzoni “nuove”, se lo togliesse pure perché si tratta di una raccolta di rilavorazioni di pezzi registrati per Sweet Nothings che hanno finito per non essere inclusi per qualche motivo. Eppure, ironicamente, proprio il fatto di essere canzoni più strambe gioca particolarmente a favore del nostro godimento generale, oltretutto essendo solo una decina di pezzi, la quarantina di minuti passa piacevolmente senza mai stuccare. Certo, in partenza vi sono un paio di tracce alquanto formulaiche per i nostri, la title track scorre via piacevolmente con il solito misto di rabbia e orecchiabilità, Golden Mirage ci butta di mezzo del pianoforte da saloon e un ritornello orecchiabile, ma non è niente che non abbiamo già sentito (in meglio) in precedenti gruppi satellite. Mi ripeto per chi si fosse perso il precedente: ormai i Dog Fashion Disco hanno una formula infallibile che cavalca le sonorità Mr.Bungle aggiungendoci il loro stampo personale, non sembrerebbero intenzionati a cambiare.
Invece ci risvegliamo bruscamente con Covered in Blood che richiama la brutalità dei Knives Out!, altro progetto dei due instancabili, e più direttamente gli Slayer visto che perfino come Todd pronuncia le liriche sembra voler richiamare gli strilli di Tom Araya. Successivamente, però, si piomba brevemente nella solita formula DFD, specie con Lotion on its skin, che con i suoi banali riferimenti a Il Silenzio degli Innocenti sembra davvero un pezzo messo lì tanto per fare numero.
La triade finale invece fa davvero ben sperare: Watching You infarcisce tutto di idee melodiche strepitose, con Todd che si affoga nel ritornello nel confermarsi come uno degli stalker più dolci della storia, mentre il pezzo va avanti sempre più baroccamente, arrovellandosi su se stesso, una delle cose migliori che han fatto i nostri da anni. Baby Bones invece sfrutta archi e pianoforte per veleggiare su note melodiche, per poi tornare a dare delle giuste mazzate. Così pure l’ottima chiusura con Starving Artist che zompa da un genere all’altro con una isteria incontenibile, d’altronde loro son sempre il gruppo che col primo album lo facevano in continuazione… I bei tempi di Erotic Massage, a volte, sembrano alquanto lontani.

Nostalgie a parte, Ad Nauseam si conferma come un prodotto godibile sul lungo periodo, necessitando di più ascolti per farsi apprezzare pienamente. A questo punto, un minimo di fiducia nel futuro dei nostri è giusto averla, specie perché ormai stanno sempre in giro in Europa a fare tour, chissà, magari un salto in Italia lo fanno…

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