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[Anteprima Streaming] IGOR PITTURI – Vesto Male

igorpitturi

“Mi ha sempre attratto molto quel principio del teatro per cui la sofferenza può diventare comica”

Così l’anconetano Igor Pitturi rivela la cifra stilistica del suo clownesco personaggio e delle sue canzoni, canzoni che trovano in questo Ep il punto di arrivo della sua preistoria artistica e il punto di partenza del suo primo episodio discografico ufficiale, nato dalla co-produzione tra i cantautori Filippo Dr Panico e Matteo Fiorino.

Vesto male, prima ancora di essere il titolo dell’Ep di esordio di Igor Pitturi, è anche lo pseudonimo con cui l’artista si è esibito in giro per l’Italia, prima di rimpossessarsi del suo nome vero nome. Si tratta quindi di un titolo-continuum che chiude un ciclo per aprirne un altro. Malgrado ciò, Pitturi rimarrà sempre lo stesso sarcastico, gaio e romantico cantastorie di sempre, e continuerà a condire i suoi spettacoli con loop di ovetti, schiocchi di dita e di lingua, respiri e chitarre folk. E ovviamente continuerà a fare tutto questo vestendosi male, per ricordarsi (e ricordarci) che è meglio non prendersi troppo sul serio.

In questo disco l’artista si racconta alle prese con vicende sentimentali mai del tutto assestate e disegna i paesaggi umani attraversati durante i suoi numerosi viaggi, rigorosamente in treno. E lo fa con uno stile che, ad un primo impatto, rimanda ad un cantautorato classico nostrano, e non a caso ha partecipato alle selezioni live del Premio De André con il suo primo progetto, i Mannaggiatte. Ma c’è molto di più.

Igor Pitturi, ad essere sincero, non sa capire precisamente chi o cosa lo abbia influenzato, ma se dovesse fare una lista di cosa abbia ascoltato, visto o letto di più, di sicuro ci troveremmo Vasco Rossi, Smashing Pumpkins, De Andrè, De Gregori, Dalla, Conte , Jannacci, La “Voce del padrone” di Battiato (che ha perso nel primo inter-rail), i film di Troisi, i libri di Bukowsky, ma anche i video di vari stand-up comedian, su tutti Louis C.K., Bill Hicks e qualcosa di George Carlin.

Vesto Male esce il 21 marzo su Frivola Records, ve lo presentiamo in anteprima assoluta. Più sotto, la presentazione track-by-track tramite le parole dello stesso Igor Pitturi.

In questo ep ci sono caduti, spinti quando meno se l’aspettavano, momenti molto diversi di me.
Il brano più datato, Eiaculare, è l’emblema di un tappo che vola via e si schianta su un lampadario che va in pezzi.
Nozze allo stagno ho iniziato a scriverla in treno tra Pesaro ed Ancona, pensando a quanta bellezza c’è nel litigare per riappacificarsi, e spero che un giorno la finirò.
Gino il pescatore è nata durante un’intensa seduta sul wc ed è anch’ essa, a suo modo, l’emblema di un tappo che vola via, ma nella direzione opposta.
In Eastwood ci sono tutta la cattiveria e la disperazione che ho potuto trovare durante un altro viaggio in treno Ancona-Termoli dopo una notte insonne e un’incontro con una signora che voleva a tutti i costi tirarmi dentro le sabbie mobili della sua tristezza. Niente dentro è un raggio di sole che mi ha illuminato un giorno di gennaio, che mi ha costretto a tirare giù il finestrino e che mi ha detto in modo chiarissimo che non c’è nessuna colpa nel sentirsi vuoti e leggeri.

vestomale

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