Sara Velardo – 3

Praticamente il terzo lavoro di Sara Velardo, cantautrice dalle origini calabresi, nove pezzi (compresa una cover dei Beatles) in bilico tra italiano e dialetto prodotti per mezzo di crowdfunding come per il disco precedente.

Canta, come ci ha ben abituati, di donne, di società, ci dà un parere personale ed una visione in realtà abbastanza lucida di molti dei problemi che dobbiamo affrontare più spesso di quanto crediamo (ha vinto il premio “Musica Contro le Mafie” non per nulla). La voce è in bilico tra il deciso e il tremolante, a seconda dell’argomento affrontato, l’immedesimarsi dell’artista è lampante dalle emozioni che proprio dalla voce vengono tradite (volutamente, chiaro).
Errati Acquisti è carica e repressa alternatamente, Come Una Poesia è invece languida, si adagia su una percussione appena toccata. Ne I Confini di Casa Mia canta poco, parla e critica molto, tutti: potrebbe sembrare un pezzo generalista ma il messaggio da leggere è ben chiaro (nonostante il fastidioso paragone tra Pasolini e Mentana, tra Impastato e Saviano) e va interpretato come un attacco diretto alla cultura della chiusura mentale che sempre di più, purtroppo, piaga la società.

Un terzo dei pezzi rimane cantato in dialetto, cosa difficile da apprezzare personalmente al di là della volontà di recuperare la cultura locale, ma poco importa: la cantautrice, che nel frattempo ha girato l’Italia suonando da sola e non, conferma la qualità dei suoi pezzi e la grande capacità di costruirci dei testi di buon livello, andrebbe ascoltata con calma e apprezzata in tutta la sua profondità.