“I made To Pimp a Butterfly for you”. Così esordisce Kendrick Lamar nell’apertura di “untitled unmastered.”. Ed è molto forte la tentazione nel leggere attraverso queste parole: in effetti, si sta tentando di scavare in profondità, in tutto ciò che riguarda la sua ultima release. “To Pimp a Butterfly” è stato vincitore di Grammy, con rime densamente annodate, idee aggrovigliate e profondi suoni, la figura di Kendrick Lamar come un messia riluttante.
Ora, una raccolta in gran parte inattesa di demo, una manciata di canzoni in un progetto che non è né album né un mixtape (o anche un EP o LP) che sembra avere ancora meno delle chance di passaggi radiofonici. Non c’è dubbio che quasi tutte queste canzoni derivino dalle sessions di “To Pimp a Butterfly”, “Untitled 03 (05.28.2013)” era già stata eseguita live quattro mesi prima dell’uscita dell’album. E’ il classico Kendrick, le osservazioni sulla razza e l’industria musicale, gli asiatici sono legati alla filosofia orientale, i nativi americani alla terra, i neri alla lussuria, i bianchi all’avidità. E’ anche la canzone migliore della raccolta; forse l’unica che emerge con un pensiero finito. A volte Kendrick è affiancato da altre voci, come in “Untitled 05 (09.21.2014)” che suona come una lunga sessione di jazz-groove. Ma il tutto si ascolta come un progetto jazz, non solo perché si sta usando musica jazz. In “Untitled 01 (08.19.2014)” indossa le vesti di servo di Dio: “[You] told me to use my vocals to save mankind for you/ [Don’t] say I didn’t try for you, say I didn’t ride for you, or tithe for you, or push the club to the side for you”. “untitled unmastered.” è la completa inversione dell’ultimo Kanye West “The Life of Pablo”, una piccola e tranquilla dichiarazione da parte di artista che ha poco da dimostrare in questo momento.
Kendrick Lamar oggi è un artista libero, libero di muoversi. Con la consapevolezza di essere arrivato molto in alto (perché proprio lui?) e di essere migliorato moltissimo rispetto agli esordi. Può piacere o no, ma chi ha a che fare con questo genere musicale, oggi un ascolto deve dedicarlo obbligatoriamente.