Il duo metà americano e metà inglese torna dopo cinque anni di silenzio da “Blood Pressures” con un disco ricco di sonorità, energico, dai ritmi ossessivi. La storia di un amore che brucia così tanto da annullarsi oppure di un amore destinato a congelarsi, rimasto troppo a lungo immerso nell’abitudine. Di solitudine, della ricerca dell’altro, della passione. Un equilibrio tra cenere e ghiaccio.
Sprazzi di un blues elettrico, rabbioso ma sofferente, ripetitivi beat, un alt-rock essenziale che ormai conosciamo bene e che non smette mai di incantarci, fatto di chitarre distorte e suoni sporchi. L’insieme, coronato dalla voce ruvida e conturbante di Alison Mosshart che scava dentro, nel profondo.
Dalla intrigante hit “Heart Of A Dog” alla velenosa ballata “Hum For Your Buzz”, dall’ipnotico tormento di “Siberian Nights” (brano scritto da Jamie Hince durante un viaggio in solitaria sulla Transiberiana) a “That Love”, maliconico pezzo piano, voce e chitarra, dalla new wave di “Impossible Tracks” ai toni placidi e sognanti di “Echo Home”: “Ash & Ice” rispecchia i desideri, le paure, i sentimenti di un uomo o donna qualunque in maniera lunatica e serrata, senza punti morti e spiazzando leggermente con certi cambi improvvisi.
Pirotecnico, schietto e minimale, questo nuovo lavoro dei The Kills non sarà proprio il disco innovativo dell’anno, ma rappresenta una riconferma per la coppia e una voglia di sperimentare, di maturare musicalmente.
Un album vario, sicuramente piacevole e un po’ paraculo. Un altro semplice e lieto ritorno.