Tutto ed il suo contrario. Ecco, cos’è Ventricolare.
E’ una dichiarazione di indipendenza ma allo stesso tempo di assoluta dipendenza da / verso il rap, una roba tanto catalizzante quanto potenzialmente pericolosa e deviante. E’ anche un punto di (ri) partenza verso una nuova era, votata però al back to the past, con Paolito che (ri) parte infatti dalle origini, dalla eccitazione che provava solo nel parcheggio di notte ascoltando il Colle e da quella sensazione magica e liberatoria generata dal poter buttare l’anima sul foglio.
Paolito impressiona per una scrittura rabbiosa e potente ma allo stesso tempo emotiva ed intima, atipico mix che gli permette di sputare fuori le proprie emozioni e sensazioni in modo che la sua voce, anche in un contesto rumoroso e caotico come quello attuale, possa essere sentita e, soprattutto, ascoltata.
Un album che palpita, dunque, con i suoi 11 ventricoli a pompare rap in vene ed arterie, un album che è il perfetto manifesto di un nuovo Paolito, tirato a lucido e determinato a lasciare il segno grazie ad un talento lirico quasi sorprendente e valorizzato poi come meglio non si potrebbe da una produzione eterogenea (Litothekid, Kavah e Fid Mella, giusto per citarne alcuni), ma sempre dannatamente a fuoco.
In conclusione, disco consigliatissimo. Bella Paolito!