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L’Universale, di Federico Micali


Scheda

Titolo originale: Id.
Nazione: Italia - 2015
Regia: Federico Micali
Soggetto: Cosimo Calamini, Serena Mannelli, Federico Micali
Sceneggiatura: Heidrun Schleef, Cosimo Calamini, Federico Micali
Fotografia: David Becheri
Montaggio: Simone Manetti, Ilenia Zincone
Musica: Bandabardò
Genere: commedia
Durata: 87’
Sito internet: http://universaleilfilm.it/
Cast: Francesco Turbanti, Matilda Lutz, Robin Mugnaini, Claudio Bigagli, Paolo Hendel, Maurizio Lombardi, Anna Meacci, Margherita Vicario
Produzione e Distribuzione: L’occhio e La Luna
Nelle sale dal: 14 aprile 2016
Voto: 7

Negli anni ‘70 a Firenze esisteva un cinema che rappresentava il vero luogo di aggregazione del quartiere; un luogo di incontro sia per gli adulti ma anche per i loro figli, che iniziavano a frequentarsi fra i suoi seggiolini. Al cinema Universale oltretutto il vero spettacolo non erano solo i film proiettati ma gli spettatori che quei film li commentavano a voce alta.

Sullo sfondo di una Firenze che cambia con il passare dei decenni spiccano le facce di Tommaso, figlio dell’addetto alle proiezioni, di Alice e di Marcello, figli di due avventori che abitualmente perdevano i loro sabati pomeriggio al cinema Universale di Via Pisana. I tre erano anche amici per la pelle, inseparabili da piccoli quanto divisi da adulti. Separati da interessi differenti capaci di minarne la frequentazione ma non certo un’amicizia granitica, il tutto sullo sfondo di una mutazione sociale che invase lentamente la vita di ognuno portandolo a cambiare le proprie scelte nel mentre che la vita di Firenze, dell’Italia e dell’Europa erano attraversate dal terrorismo, dall’eroina, dallo sbarco del Punk, del Rock dei Litfiba e dai fatti di cronaca che stavano variando le esistenze di tutti e che invece solo apparentemente stavano lambendo la vita della voce narrante, ovvero Tommaso, cresciuto fra la passione per il cinema, dove alla fine si è adattato a lavorare, e gli studi di Lettere moderne all’Università.

Federico Micali ci regala una seconda narrazione dedicata al vero e reale cinema Universale di Firenze, una narrazione che arriva dopo il bel documentario del 2007 che ne aveva raccontato quelle gesta che in quest’occasione hanno abbandonato la narrazione documentaristica dando invece vita a un film che regala allo spettatore una perfetta ricostruzione dei ‘70, non tediandolo con lacrime intrise di facile nostalgia ma pescando forse troppo, e ad ampissime mani, fra i classici della nostra cinematografia fra cui spiccano il Monicelli di Amici Miei e il Marco Tullio Giordana della Meglio Gioventù. A dare la voce e i volti ai protagonisti dell’Universale spicca più di tutti Francesco Turbanti, già fra i protagonisti di Acciaio e de I primi della lista di Roan Johnson, e qui impegnato a raccontare fuori campo la propria esistenza fatta di studio e cinema intravisto attraverso lo spioncino della sala proiezione.

Micali alla fine riesce a ottenere un primo prodotto godibile, che si lascia vedere, che può spingere lo spettatore a rimpiangere quel periodo culturalmente florido di inventiva, oppure di aver fortunosamente schivato quegli anni pieni di piombo ed eroina, anni che sono passati e che non vanno rimpianti più di troppo, esattamente come ci dice Tommaso, sulle ultime impervie curve di un piacevole film.

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