Black metal in rigorosa versione DIY; grezzo, autoprodotto, inciso nell’umidità di uno scantinato abbandonato da una scatenata coppia chitarra-batteria. E nerissimo, senza tregua, senza pace, senza requie ma con quella cruna di ironia attraverso cui passano titoli bizzarri ed una sana vena di follia nella vocalità da drago wagneriano morente che ripete compulsivamente lo stesso “non sense”. Sound nordico fino nel midollo, ma solo per appassionati.