Nine Eleven – Sentinels

È passato molto tempo ormai dal loro esordio: era il 2004 quando i Nine Eleven entravano, passando dalla Francia, nella scena internazionale hardcore. Dopo diversi album pubblicati, l’ultimo della lunga serie è Sentinels, che segue di 3 anni il precedente 24 Years (2013).

Registrato con il contributo di Amaury Sauvè e masterizzato presso il New Alliance East Studio (USA), questo nuovo lavoro è stato recentemente pubblicato (in 1000 copie su vinile e in 50 su cassetta, per i nostalgici del supporto fisico e analogico, che mantiene tutto il suo fascino vintage) grazie a una speciale collaborazione tra sedici etichette provenienti da tutto il mondo. Per quanto riguarda l’Italia, se n’è occupata la Epidemic Records.

Il sound rimane fedele allo stile che ha reso celebre il gruppo. Ma se è vero che non si distacca molto dalla linea di pensiero ormai ben marcata nelle realizzazioni precedenti, è anche vero che qui vi aggiunge quell’elemento di novità che lo distingue nettamente da essi: tonalità forti, più cupe ed esplosive fanno da cornice a una voce profonda e “graffiante”, che vuole esprimersi a ogni costo e pare non stancarsi mai di urlare. Il mix tra synth e suoni bassi, potenti, crea un ambiente oscuro, dagli angoli sfocati e non ben definiti, che avvolge ogni cosa. Traspaiono emozioni fortissime, come la rabbia e il disincanto che sembrano quasi trasportare, attraverso l’ascolto, in un’altra dimensione. Il tutto è completato dallo straordinario e inquietante artwork in copertina, firmato Lost Paper: una figura umana appena accennata, una sagoma che emerge dall’ombra circostante, un personaggio misterioso e senza volto, dipinto con colori scuri e tristi. Una rabbia non solo sonora, ma anche visiva; una rabbia che avvolge tutto.

Sentinels è un album che mira a raggiungere un livello superiore nella musica hardcore, compiere un passo in avanti ed evolversi. Pura energia, puro sfogo di un tormento interiore che si articola in 6 tracce esplosive.