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Gli Avvoltoi – Confessioni Di Un Povero Imbecille

2016 - Go Down Records
beat / rock

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Tracklist

1. Sono Libero
2. Vi Voglio Finalmente Tutti Qua
3. 1991
4. Giuro Lo Vedrai
5. Confessioni Di Un Povero Imbecille
6. Brucia
7. 12 Gocce
8. Il Contratto
9. Una Camera Un Hotel
10. Sipario
11. Lancio
12. Dammi La mano


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Correva l’anno 1985 quando Moreno Spirogi e Claudio Crozzoli diedero vita a un progetto musicale che plasmò una delle formazioni italiane più importanti delle ultime tre decadi: Gli Avvoltoi. Tre anni più tardi arrivò la presentazione ufficiale con un disco dal titolo eloquente: “Il Nostro È Solo Un Mondo Beat”. Il revival del sound che in Italia trovò terreno fertile negli anni sessanta si mescolò a suggestioni psichedeliche e umori prog negli anni successivi e ancora oggi, nel 2016, Gli Avvoltoi continuano a essere i portavoce di un genere, a percorrere ostinatamente strade che in Italia sono fin troppo poco battute.

“Confessioni Di Un Povero Imbecille” è basato su “Despero”, un romanzo di Gianluca Morozzi analizzato in chiave del tutto personale dalla band. Si tratta, di fatto, di un concept in cui tutti i pezzi sono legati indissolubilmente e fanno riferimento al racconto sul piano meramente testuale, mentre a livello musicale Gli Avvoltoi ribadiscono il loro talento con una proposta variegata e coerente, che mantiene saldo il legame col passato ma che mostra anche una certa freschezza e nessuna difficoltà nel collocarsi in questo 2016. Il disco alterna soluzioni di stampo beat purissimo, momenti più ruvidi che strizzano l’occhio al garage e melodie oniriche, cariche di pathos e, a tratti, di malinconia.
Il livello resta costantemente alto per tutta la durata del disco e ciascun pezzo ha le potenzialità per colpire direttamente l’ascoltatore, tuttavia alcuni sembrano emergere o quantomeno avere la capacità di rappresentare più di altri una delle tante anime del disco: “Brucia” e la bonus track “Dammi La Mano” graffiano con un beat scabro e spigoloso, mentre il preziosissimo lavoro dell’hammond esalta “Giuro Lo Vedrai”.

“Confessioni Di Un Povero Imbecille” conserva lo stesso grado di intensità in “12 Gocce”, in “1991” o nella nostalgica “Sipario”, tre pezzi molto diversi ma tutti tremendamente efficaci e questo è certamente uno dei suoi punti di forza. Gli Avvoltoi hanno confezionato un’opera priva di sbavature, che non conosce momenti di affanno e che verrà facilmente apprezzata da tutti i fan di vecchia data, ma può rappresentare un punto di partenza anche per i neofiti.

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