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Jack Savoretti – Sleep No More

2016 - BMG
pop / folk / songwriting

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Tracklist

1. When We Were Lovers
2. Deep Waters 
3. I'm Yours
4. Helpless
5. We Are Bound
6. Tight Rope
7. Troubled Souls 
8. Only You 
9. Sleep No More
10. Any Other Way 
11. Start Living In the Moment 
12. Lullaby Loving


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Il fatto che a 33 anni Jack Savoretti sia al quinto disco la dice lunga sul periodo da illustre sconosciuto che si lascia alle spalle. Per un considerevole numero di anni ha suonato le sue canzoni in giro per il mondo senza che l’industria musicale si accorgesse veramente di lui; chi ne sente parlare per la prima volta mi creda, questa cosa è totalmente insensata, chiunque non sia sordo dovrebbe accorgersi dello straordinario talento di cui è dotato, eppure le cose sono andate diversamente.

Nonostante un disco d’esordio di notevole caratura (“Between the minds”) ed un seguito (“Harder than easy”) che ne conferma la cifra stilistica, le cose non ingranano. Ammettiamo che la gavetta tempri il carattere, per uno che vuole scrivere e cantare canzoni le difficoltà dovrebbero essere un buon carburante ai fini della composizione musicale, ed in effetti è stato così. Quando l’idea di mandare tutto all’aria aveva già ampiamente fatto capolino nasce “Before the storm”, l’album che gli infonde la consapevolezza che non è il momento di arrendersi. La tempesta passa ma inevitabilmente lascia delle cicatrici, e con una ritrovata grinta Jack Savoretti scrive “Written in scars”. La sua carriera finalmente intraprende la strada a cui era destinata.

Lo scorso 28 ottobre 2016 è uscito “Sleep no more”, quinto lavoro del talentuoso cantautore italo-inglese. Mettiamola così, per essere uno che non dorme l’ispirazione non gli manca. Sono le responsabilità che comporta l’età adulta, le aspettative verso se stessi ed il desiderio di essere all’altezza delle proprie passioni a dare la spinta propulsiva alla scrittura del disco. In quest’ottica può essere considerato l’album della maturità.
Il primo singolo estratto è “When we were lovers”, il ritmo è accattivante, il pezzo incalza e seduce.
Si prosegue con “Deep waters”, l’atmosfera è cupa, qualcosa ricorda l’inquietudine dei Radiohead, in un ipotetico podio una medaglia se la merita. La terza traccia nonché secondo singolo è “I’m yours”, il cui titolo di per sé è già un valido indizio di quello che ci si appresta ad ascoltare: un pezzo struggente e sincero per estimatori della melodia nella sua accezione più pura.

Si cambia umore con “Helpless”, canzone dal retrogusto anni ’70, probabilmente quella da cui trapela maggiormente l’influenza di Battisti, di cui JS è grande fan praticamente da sempre.
“We are bound” è invece la perfetta sintesi di un pop sofisticato e contemporaneo.
“Tight rope” denota un più marcato ritorno allo stile cantautorale in senso stretto; un grido d’aiuto magistralmente messo in musica. In “Troubled souls” c’è tanta carne al fuoco, forse troppa per circoscriverla in una registrazione in studio, dal vivo sfumature e potenzialità inespresse verrebbero sicuramente esaltate al meglio. 
“Only you” è una presa di coscienza pervasa di malinconia, quella malinconia che crea dipendenza e da cui ci si lascia consapevolmente avvolgere e travolgere.
La traccia n. 9 è la title track: l’atmosfera è soffusa e raffinata, non passa inosservata la contaminazione stile “spaghetti-western”, perché il ragazzo non solo non se lo dimentica di avere un nome esotico in terra inglese, ma lo porta con orgoglio. “Any other way” è un pezzo arioso il cui testo contrasta aspramente con il clima generale. “Start living in a moment” è l’ennesima conferma di un disco ispirato e di un talento cristallino. Si chiude con “Lullaby loving”, una vera e propria ballad dai toni sommessi e misteriosi.

Jack Savoretti ha dichiarato che “Sleep no more” è il primo disco scritto sapendo che ci sarebbe stato un pubblico interessato alla sua pubblicazione, ed infatti è stato così, finalmente ci sono migliaia di persone desiderose di ascoltare la sua musica; se non siete fra queste dovreste rimediare, quelli con il suo talento non nascono tutti i giorni. Sappiate anche che non sarebbe una brutta idea nemmeno procurarsi il biglietto di un suo concerto, condividerne l’epoca storica e non approfittarne potrebbe essere una di quelle mosse che si rimpiange. Finché non lo ascoltate dal vivo non avete idea di quello che è in grado di fare con la sua voce ruvida e una chitarra al collo; parola d’onore.

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