Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Fury ‘n’ Grace – A Dream-Letter To The Witches Of Western Europe

2016 - Underground Symphony Records
heavy metal / progressive

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Grand Guignol
2. The Ossuary
3. Night Of The Mandibles
4. Ultima Weapon
5. A Dream-Letter To The Witches Of Western Europe
6. Dark Companions
7. Nuove Frontiere Del Delitto
8. Gloria In Excelsis Baphometo
9. The Effects Of Blackness Moderated
10. The Secrecy Of Small Creatures With Six Legs


Web

Sito Ufficiale
Facebook

Gli italianissimi Fury ‘n’ Grace provano a trasmettere tutta la loro energia con l’ultimo album A Dream-Letter To The Witches Of Western Europe, che si presenta come il tassello mancante per concludere la trilogia iniziata nel 2007 con l’esordio ales Of The Grotesque And The Arabesque e seguito 4 anni dopo da Diabolism Of Conversation.  

L’album, etichettato Underground Symphony Records, è di per sé molto difficile da inquadrare e confinare in un preciso genere: si è parlato di heavy metal con influenze prog rock, ma il sound è ben più complesso, ricercato e soprattutto molto più vago.
I dieci pezzi che costituiscono la tracklist hanno un’incredibile prevalenza di bassi e di percussioni incisive, di note dure come l’acciaio, che fanno da sostegno a una voce distorta e ruggente come quella del cantante Franco Campanella. Già dal primo brano, Grand Guignol, colpiscono l’aggressività delle chitarre e i cori a due voci, che sembrano sempre così lontane, quasi provenissero da un’altra dimensione (come anche in The Ossuary e Gloria In Excelsis Baphometo), rendendo inconfondibile lo stile della band. Anche laddove i toni sembrano smorzati o comunque più pacati, traspare sempre quel senso d’inquietudine che dipinge un’ambiente funereo e macabro (Dark Companions). Il tocco finale è poi dato da alcune parti cantate in italiano, come nel caso dell’incipit dell’ultima traccia The Secrecy Of Small Creatures With Six Legs, ovvero una lenta e solenne preghiera, recitata, quasi sussurrata, appena prima di un’”esplosione” di suoni taglienti e riff di chitarra.

Nel complesso, l’album non suona propriamente originale, le tracce risultano tra loro piuttosto omogenee –forse troppo- e il sound in generale ricorda la formula già ampiamente utilizzata. Nonostante ciò, A Dream-Letter To The Witches Of Western Europe rimane un discreto lavoro all’insegna dell’heavy, che sicuramente incontrerà il favore degli amanti del genere e non deluderà i fans di vecchia data.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni