1. Spleen
2. Blank Sheet
3. My Tired Heart
4. Chains
5. Promise
6. Clown
7. The Meaning Fades
8. Not a Love Song
9. Moth
10. Awaiting
11. Spleen II
L’ultimo “Black Flowers”, uscito via Seahorse Recordings, non è il primo lavoro musicale di Neil., che ha invece già diverse esperienze: fonda nel 2006 gli Hope Leaves con cui incide un album nel 2011; inizia il progetto solista nel 2013 pubblicando “Apart” e torna poi in studio un anno dopo con una nuova formazione (Andrea e Ake alla batteria e al basso). Il risultato è un album di 11 tracce con diverse sfumature rock ispirato allo “spleen et idéal” de “I Fiori Del Male” di Charles Baudelaire.
Ad aprire il disco è proprio “Spleen” che ci dà già un chiaro esempio sul sound del cantautore: un rock ben definito e curato in cui tutto ha la sua forte importanza e il suo equilibrio. La seconda “Blank Sheet” inizia quietamente con un’intro abbastanza dolce ma che continua ben presto con un ritmo veloce, sostenuto e ricco di energia; ed è già con la prossima “My Tired Heart” che si inizia ad ascoltare la versatilità di Neil. e dei musicisti del suo gruppo, che eseguono qui una quasi ballad con tanto di voce femminile ad accompagnare quella del cantante: il risultato è ottimo.
Gli accenni più alternative di “Chains” ci portano a metà disco con la melodica e lenta “Promise”, che cambia arrangiamento esattamente a metà, con voce e tastiere ben accompagnate da percussioni molto ritmate. L’alternanza di ritmi e toni sempre, con un rock qualitativo di fondo, continua nei brani successivi, passando per i riff ipnotici di “Not A Love Song” o dalla dolce e leggera “Moth” in cui torna il duetto maschile-femminile, la semplice intima ed acustica “Awaiting” per finire con i 7 minuti e 21 di “Spleen II”, lungo lavoro che racchiude tutti gli elementi stilistici di Neil.
”Black Flower” è un buon lavoro puramente rock ma anche abbastanza vario, che rende il risultato finale molto piacevole e adatto a tanti, che riserverà sicuramente molti ascolti agli amanti del genere.