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La Bestia Carenne – Coriandoli

2017 - BulbArt
alt-rock

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Tracklist

1. L’uomo Che Cammina
2. La Quercia
3. Le Gambe Belle
4. La Notte di San Giovanni
5. Il Nome di Saffo
6. Carpenteria
7. Il Ciecchino
8. Polena
9. Le Mosche


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La musica de La Bestia Carenne è come un vortice senza fine, una distesa di catrame bollente in cui si annega lentamente, provocando il piacere dell’avvolgenza e la disperazione del soffocamento. Carogne questi Carenne, che divorano l’ascoltatore con brani ben costruiti, tra dark folk, indie rock ed elettronica; tra suoni oscuri, nervosi, alienanti e testi dannatamente ermetici.

I ritmi di questo nuovo lavoro della band napoletana, si alternano tra l’angosciante lentezza dei brani più cupi (Le Gambe Belle, Carpenteria) e la schiettezza di quelli più limpidamente rock (La Notte di San Giovanni su tutti). Il risultato è un buon equilibrio complessivo, utile alla favolosa discesa verso gli inferi in cui La Bestia ci trascina; un abisso buio in cui regna un’insana lucidità, un’irriverente rassegnazione, una poco rassicurante dichiarazione d’amore.

All’ottimale effetto di alienazione contribuisce il timbro vocale del cantante, decisamente fuori dagli schemi, inaspettatamente lucida e compassata, quasi in contrasto con l’isterismo e la ruvidità di certi suoni. Una caratteristica questa, di derivazione se vogliamo post-punk, anche se decisamente più italica, più orientata verso voci nostrane, magari Battiato, ma magari anche no; magari un Renato Zero degli esordi, ma forse ancora meno.

Poco catalogabili questi Carenne, poco comprensibili, poco orecchiabili, poco luminosi. Poco tutto, perchè si tratta di musica costruita per sottrazione, ma anche tanta roba, perchè alla fine dell’ascolto ciò che pensi è quello.

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