Angelo Ceci è un pugliese che ha imparato a suonare la batteria, a farsi carico dei ritmi e a renderli suoi alleati, a capirli e ad intuire quanta potenzialità risiede in essi.
Ora ci presenta 11 tracce (più un remix) che passano da 102 a 130 BPM, che partono e rallentano per giocare con l’ascoltatore che non può fare altro che compiacersi, traccia dopo traccia, di quanto velocità diverse possano egualmente catturare l’orecchio.
Troviamo una title track cupa, profonda, un ambiente perfetto per coltivare bassi sazi e grassi, una scia di ritmo spinto e sonorità industriali, un pezzo ovattato come il suono sott’acqua. Un passaggio pulito da ogni suono superfluo, dei rimandi agli anni ’90 (più videogiocati che vissuti), un po’ di dance e un po’ di dissonanza, tanti momenti in cui scuotere la testa per accompagnare aperture o pezzi interi.
Un disco fatto di sonorità che vivono nello stesso universo ma contrastano tra loro dando vita a qualcosa di sempre nuovo, perfetto per gli amanti del genere e aspro da capire per chi non si è mai avvicinato: più di un’ora di splendida musica elettronica che vola via, accompagna in un percorso nel quale non si può che ascoltare senza mai essere sazi.