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[VideoPremière]: MUSH – L’Inverno

Mush

Vi presentiamo in esclusiva il video de L’Inverno, brano estratto dal disco d’esordio dei Mush, band nata dalle ceneri dei Kaleidoscopic.
Il disco, intitolato semplicemente Mush, esce in co-produzione tra Dreamingorilla Records, Valuum Records, È Un Brutto Posto Dove Vivere, Entes Anomicos, Dotto, Controcanti, Atomic Soup Records, ’58SRS e Insonnia Lunare Records.

L’inverno è da sempre la stagione più fredda dell’anno, caratterizzata da un clima rigido e per nulla amico. Gli estremi effetti dell’inverno, a volte catastrofici, sono paragonabili ad ogni azione non fatta, ad ogni parola non detta, ad ogni sguardo o sorriso non ricambiato, ad una immobilità dell’uomo conclamata ma quasi sempre negata, ad una espressione facciale anonima che rimane la stessa ad ogni colpo subito. Ogni giorno vissuto lasciandosi scivolare addosso eventi positivi e negativi, senza dare la giusta e necessaria attenzione ai particolari, senza la dovuta e giustificata reazione alle varie “intemperie” che caratterizzano il quotidiano svolgimento delle attività imposte dalla normale esistenza. In un epoca in cui tutto corre estremamente veloce, dove lo spessore della carenza di sentimenti ed empatia ha inevitabilmente raggiunto gli strati più nascosti dell’io interiore dell’uomo, l’unica strada percorribile può solamente essere quella di ascoltare e di essere ricettivi con chi o cosa può concederci un’altra possibilità o un alternativa. L’inverno sta arrivando, rigido, come sempre è stato e sempre sarà ma questa volta non resteremo inermi, tutti insieme come non mai

 

 Ex membri dei Kaleidoscopic, band uscita nel 2013 con l’album “Onironauta” e con oltre 70 concerti alle spalle (molti condivisi con Fast Animals And Slow Kids, CSI, Linea 77, Fuzz Orchestra e altri), i Mush si formano nel Settembre 2015 e cominciano ad arrangiare nuovo materiale in sala prove.
Il sound del primo omonimo disco, prodotto insieme ad Andrea Marmorini, è caratterizzato da sonorità taglienti ed incisive, da ritmiche serrate e chitarre nervose che strizzano l’occhio tanto al post punk d’oltreoceano quanto all’emocore italiano vecchia scuola. Tutto ciò acquisisce ancor più vigore grazie alla miscela di prese analogiche effettuate e sperimentate durante le registrazioni.

Di seguito la copertina di Mush.

 
 

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