Formalmente il secondo disco di Andrea Laszlo De Simone, un lavoro estremamente complesso che tocca qui e là generi e influenze che solitamente hanno ben pochi punti comuni.
Ha una nuova band, composta da artisti già attivi con altri progetti, e un’etichetta di tutto rispetto. Si prende le libertà che gli pare, arrivando a toccare dei limiti di ascoltabilità che si manifestano nei primi cinque minuti di Gli uomini Hanno Fame ma dando vita a qualcosa di davvero prezioso, strano ma pregiato.
Passa dai ritornelli pop moderni ai richiami della musica italiana degli anni passati, si accosta a IOSONOUNCANE per poi alleggerire il tutto. Salta, sposta, si muove qui e là senza mai dare il senso di non sapere dove andare: chiaro, personalmente ci saranno pezzi che si preferiscono ad altri, ma non si potrà non trovare il disco di una qualità rara.
I testi sono scritti con una cura importante, anche quando non sembrano parlare di molto come in Meglio, si sente uno slancio cantautorale che infila parole in frasi sapendo benissimo dove vuole andare a finire e che la via più breve non è sempre la migliore.
Dodici pezzi importanti, che si potranno apprezzare tanto o poco senza mai perdere di vista la perfetta costruzione di un disco complesso ma assolutamente fruibile.