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Tera Melos – Trash Generator

2017 - Sargent House
math rock / noise

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Tracklist

1. System Preferences
2. Your Friends
3. trash Generator
4. Warpless Run
5. Dyer Ln
6. GR30A11
7. Men's Shirt
8. Don't Say I Know
9. A Universal Gonk
10. Like a Dewclaw
11. Drawing
12. Super FX


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Se in musica esistesse la classificazione o genere “musica nerd”, i Tera Melos sarebbero sicuramente annoverati tra i massimi esponenti. L’accezione del termine non vuole esser certo dispregiativa, ma ascoltando i loro dischi, soprattutto se si ha dimestichezza con certe sonorità, forse si potrà capire cosa intendo. È facile immaginare 3 ragazzi probabilmente occhialuti (in realtà nessuno di loro li porta!) che hanno passato decisamente molte ore della loro esistenza ad imparare a suonare come si deve (e si sente!), a collezionare o addirittura a costruire i più strani ed improbabili pedali per chitarra e basso, ossessionati dai tempi dispari, intrippati di riff sghembi spesso ripetitivi e soluzioni musicali non certo convenzionali. Del resto, il sound che propongono è il math-rock, con tutti i suoi pregi e difetti; un genere musicale di nicchia, che si ama o che si odia, c’è poco da fare! Il tutto è condito poi con una sensibilità indie pop cervellotica ma melodica, da una buona dosa di ironia più o meno velata e da un po’ di elettronica.

Il nuovo lavoro dei 3 di Sacramento si chiama “Trash Generator“, ed è pubblicato ancora una volta dall’ottima Sargent House, etichetta indipendente americana che sta provando a ricalcare le orme di fantastiche realtà che nel mondo dell’undeground americano negli anni 80/90/00 hanno fatto proseliti – mi riferisco alla Touch and Go, alla Amphetamine Reptile, alla Hydra Head, giusto per citare forse le più conosciute e venerate.

Il disco si apre con System Preferences, brano con un giro di basso ipnotico e ripetitivo che nel suo incedere iniziale, e soprattutto nelle linee vocali, ricorda vagamente Helter Skelter dei Beatles. La successiva Your Friends invece è più veloce, ricca di stop’n’go e cambi di ritmo improvvisi, quasi al limite del punk. Cervellotica ed ossessiva, title track è una sorta di cantilena tipicamente math-rock nel suo incedere, che poi esplode fragorosa nel refrain.

Quando si pensa di aver capito la strada musicale intrapresa dal trio, arrivano episodi che non ti aspetti: Warpless Run è un quasi hc melodico velocissimo, ma ancora di più stupisce il jazz storto ma raffinato di GR30A11, o l’electro pop di A Universal Gonk. È chiara la voglia dei Tera Melos di sorprendere e di sperimentare, ma soprattutto di non voler essere etichettati esclusivamente in una cerchia molto ristretta.

I Tera Melos suonano quello che vogliono e lo fanno divinamente bene;  il loro mix di sonorità new wave alla Devo e Talking Heads, mischiato ad una sensibilità pop alla Elvis Costello, l’attitudine musicale alla Minutemen ed i ritmi -anche se non così esasperati- dei Don Caballero diverte e convince: esempi lampanti sono  brani come Dyer Ln, Men’s Shirt, Don’t Say I know, Like a Dewclaw e Drawing, nei quali tutte queste influenze sono ben presenti. Tutte le tracce che compongono “Trash Generator” sono davvero di pregevole fattura dalla prima alla conclusiva Super Fx, che dopo un intro vagamente slowcore si traforma in un pezzo noise e rumoroso, il tutto ancora per non smentirsi e risultare mai banali.

“Nerd di tutto il pianeta ecco a voi i Tera Melos!!!”

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