Ru Fus – Rebus

Semplice e diretto le due caratteristiche fondamentali che fanno di questo album un lavoro piacevole e ricco di spunti. Stiamo parlando di “Rebus” il nuovo progetto di Emiliano Valente (Ru Fus), pubblicato per la Ghost Label Record.

Sei tracce che parlano da sole, e che riescono a trasmettere atmosfere grintose, spesso alternate a momenti più puliti e ridondanti, facendo di questo cd un buon mix tra ruvido e melodico. 

La chitarra acustica di Emiliano trova buoni fraseggi che si vanno a mescolare con una linea di basso e batteria che non esaltano per complessità, ma con la loro minimale semplicità riescono a rendere questo breve viaggio piacevole dall’inizio alla fine.

Daeadly River, grezza ed aggressiva è una traccia che si spinge verso dimensioni più graffianti per mezzo di una voce rauca e che riesce ad imprimere un sound energico, e che cede poi il passo ad Highway, dalle sonorità più morbide e leggere, complice un cambio timbrico di chitarra la cui acustica genera suoni più ridondanti.

L’album torna su binari più vorticosi con Rebus e Rodeo, dove il ritmo si fa più intenso ed adrenalinico. Man mano che ci avviciniamo verso la fine il suono del cd diventa nuovamente chiaro e pulito su tracce come Spitmilk Generation e la traccia di chiusura Vanish Point.

“Rebus” dunque risulta un disco dall’andamento alternato, ma senza mai uscire fuori dai classici canoni Alternative Indie Rock: sì, è vero, un pò Nirvana ma anche tanto Ru Fus e dunque buona prova senza dubbio per questo artista toscano.