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Fall Out Boy – MANIA

2018 - Island / DCD2
pop

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Tracklist

1. Young And Menace
2. Champion
3. Stay Frosty Royal Milk Tea
4. Hold Me Tight Or Don’t
5. The Last Of The Real Ones
6. Wilson (Expensive Mistakes)
7. Church
8. Heaven’s Gate
9. Sunshine Riptide (feat. Burna Boy)
10. Bishops Knife Trick


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Abbandonati già da parecchio i richiami emo/punk che li hanno portati alla celebrità i Fall Out Boy sono divenuti una delle realtà di punta del pop a stelle e strisce. Superfluo sottolineare come al giorno d’oggi superare il milione di copie vendute non sia esattamente impresa alla portata di molti. Dopo esserci riuscito tre anni or sono con “American Psycho/American Beauty” il quartetto di Chicago pare proprio voler bissare l’impresa.

Essendo sprovvisti di qualità divinatorie non possiamo ancora sapere se il colpaccio riuscirà nuovamente, quello che invece è evidente è come “MANIA”, fin dai primissimi istanti vada ad arenarsi in una zona grigia tra Rihanna e Skrillex. Se avesse delle frasi in napoletano Young And Menace potrebbe addirittura sembrare l’ultimo singolo di Liberato, l’unica differenza è che Patrick Stump sa cantare. Un motivo in più per riflettere su come non ci sia alcuna contraddizione tra essere bravi e partorire pessima musica.

Viene da chiedersi come mai Ed Sheeran non abbia ancora accusato la band di avere plagiato la sua Shape Of You in Hold Me Tight Or Don’t, simpatica schifezzina danzereccia. Champion ricorre alla collaudatissima formula strofa piano/ritornello forte ma senza che tra una cosa e l’altra si riscontri nulla di interessante. Impastoiati in questa sequela di refrain ruffiani ed elettronica incolore qualche elemento inconsueto potrebbe solo giovare. Ma non se è il campione di un coro da chiesa come accade, appunto, in Church.

A onor del vero quando il gruppo tenta un RnB retrò alla Etta James con Heaven’s Gate va un po’ meglio, solo che i ragazzi hanno una grave lacuna: sono bianchi. Non è però l’unico: impalpabile ospite del disco è Burna Boy il cui raggamuffin inserito tra i solchi di Sunshine Riptide non riesce ad affrancarla dalla propria inutilità.

La mania cui allude il titolo pare sia quella di entrare in studio a registrare un album senza uno straccio di idea decente. Prerogativa chiaramente non imputabile ai soli Fall Out Boy che, al di là di tutto, hanno almeno il buon gusto di farlo durare solo trentacinque minuti. Se proprio dobbiamo trovare un pregio alla loro ultima fatica è senz’altro questo.

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