1. Train
2. Love’s Gone Again
3. I Love L.A.
4. Different Angles
5. Chicken Woman
6. Pussy Tower
7. Full of Pride
8. Let Her Be
9. Tears
10. What I Want
Volevate il rock’n’roll? Gli Starcrawler vi faranno esultare, salterete dalle sedie urlando “Eureka!”. Giovanissimi e potenti, impavidi ed umili, prendono il meglio delle correnti che li hanno preceduti e ne fanno una miscela sapiente, compatta, coinvolgente, manifestando una cultura musicale tutt’altro che immatura.
Oltreterrena nell’essere così sottile e dinoccolata, Arrow De Wilde, cantante ventenne e figlia della fotografa Autumn De Wide è un misto tra la Patti Smith di “Radio Ethiopia” e la Cherie Currie delle prime Runaways cresciute a “Nevermind The Bollocks“.
Steven Tyler, introducendo un live dei primi Aerosmith disse: “The trains kept a-rolling of rock n’ roll – you cannot kill – it’ll live forever”. Quel treno ora passa dagli Starcrawler ed è con loro che saliamo per attraversare una scaletta di 10 pezzi degni di una rock band sensazionale e assolutamente da vedere dal vivo il prima possibile.
Prodotto dal sapiente Ryan Adams e registrato su bobina con un 24 piste, il debutto degli Starcrawler è una locomotiva rompighiaccio, una camminata per i sobborghi di Los Angeles tra la gente e i giovani con gusti musicali differenti ma dove nessuno si sente escluso, uno stage-diving ad un concerto dei Germs, per poi essere catapultati all’ingresso principale nella” Fun House” degli Stooges.
Non c’è spazio per la mediocrità. Questo è glam rock ed è impossibile ogni tipo di identificazione, loro sul palco, noi sotto. È il rock show, il loro fantastico modo per dire: “Questo è quello che facciamo e qui è dove vogliamo stare”.