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Giver – Where The Cycle Breaks

2018 - Holy Roar Records / Powertrip Records
melodic hardcore punk

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Tracklist

1. Shock Of The Fall
2. The Other
3. Made It Home
4. No World To Come
5. Dancing With The Devils
6. What You Don't Love
7. Heart Of Dark
8. Pills
9. The Terror Of Perfection
10. Weightless
11. When The Fire Dies


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Contaminare: “fondere elementi provenienti da opere diverse nella composizione di un’opera figurativa”. Con questo verbo i Giver, band di Colonia con il primo lavoro all’attivo datato 2013, si rilanciano con quello che ormai viene definito da più parti come “modern hardcore”. Gruppi come Empty Handed, Up River e The Cold Harbour avevano già dato una forma, seppur dai contorni vaghi, a questa nuova corrente, fatta di rapide sferzate hc e decadimenti emo.

Where The Cycle Breaks” rappresenta la prima vera fatica discografica dei Giver, il full lenght che ci si aspettava da una band rimasta forse troppo immeritatamente lontana dai riflettori del melodic hardcore europeo. Anticipato dai singoli Shock Of The Fall (opening track dal tiro devastante e vero pezzo di punta dell’intero lavoro), Dancing With The Devils e Heart Of Dark, l’album si propone nel circuito underground come un concentrato di idee e novità, una ventata di aria fresca che sfugge (con successo) a semplici definizioni stilistiche. Si tratta infatti di undici tracce nelle quali si possono ritrovare influenze di sound moderni e “old school”: da cori alla While She Sleeps, a riff che richiamano i Comeback Kid, fino a quella malinconia che fu tipica degli Heights.

Una citazione a sé stante va fatta per tutti quei riferimenti a “Shadowed by vultures” dei Polar, forse uno dei primi album a gettare le basi di quel modern hardcore che allo stato attuale può dare un importante giro di vite all’hardcore in quanto tale. 

A mantenere alto il livello di “Where The Cycle Breaks” ci pensa una sezione ritmica invidiabile per il genere, che vuole essere concreta ma allo stesso tempo catchy e mai tecnicamente banale. Il cantato, sporco ma mai troppo invasivo, viene come corteggiato da riff di chitarra che si intrecciano alla perfezione con un incedere di batteria perfetto e capace di dare hype ai brani.

Se No World To Come e Pills rappresentano i classici pezzi capaci di scatenare il circle pit più furibondo, Heart Of Dark ripropone in salsa moderna uno dei capisaldi dell’hardcore (punk), ossia il singalong sotto palco insieme al cantante di turno. L’old school ritorna a piene mani in The Terror Of Perfection, forse la canzone più bella e intensa dell’intero lavoro, che senza fronzoli va a riprendere quelle tematiche che furono care anche a band come The Carrier e Redeemer.

Le citazioni proseguono anche con When The Fire Dies, che va a chiudere “Where The Cycle Breaks” con lo stesso piglio con il quale era iniziato, ossia una cavalcata melodica ricca di citazioni soprattutto al sound di metà ’00, che tanta scuola sta facendo negli ultimi anni all’interno della risorta scena underground.

L’ascoltatore si troverà dunque in cuffia uno dei lavori che contribuirà al già innescato Rinascimento del melodic hardcore globale, e dell’hardcore come genere di partenza: undici tracce che a modo loro si fanno spazio al’interno della scena e che sicuramente permetteranno ai Giver di ritagliarsi il proprio angolino fatto di tour e pubblico in stage diving.

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