Alva Noto & Ryuichi Sakamoto – Glass

“Glass” non è la prima collaborazione tra Alva Noto e Ryuichi Sakamoto, anzi: i due compongono e rilasciano musica sin dall’inizio del millennio, col corso del tempo sono anche riusciti a creare un ampio seguito ed un’aura di attivo interesse per ogni cosa facessero insieme. Questo disco in realtà non è che la registrazione di una performance live di due anni fa, la musica è un po’ più lineare rispetto al loro lavoro in studio ma si sente comunque il loro tocco.

Il titolo di “Glass” non è superfluo. L’esibizione stessa si è tenuta nella Glass House, una casa dalle pareti completamente di vetro situata nel Connecticut. Il duo trasforma quello che li circonda in suono, si lascia trasportare da quello che vede, dalle idee; il risultato è 36 minuti di musica fragile, cristallina, delicata come il vetro. Alcuni interventi nella composizione sono causati da interazioni dirette con i vetri della struttura, ma anche solo da un punto di vista astratto la musica punta verso la stessa direzione: uno specifico suono luccicante torna e scompare regolarmente e fa da climax all’opera, un suono che fa immaginare il dolce frammentarsi di miliardi di pezzetti di vetro.

Con dischi del genere bisogna avere approcci particolari. In questo caso bisogna accettare la semplicità di ciò che si ha davanti, ed infatti consiglio l’album a chi trova piacere nelle cose logiche, senza complicazioni, dritte al punto ma non senza fronzoli. Personalmente avrei preferito Alva e Ryuichi andassero più nel profondo, magari avrebbe aiutato avere una durata più estesa, ma anche così com’è si è meritato la manciata di ascolti che gli ho dato.