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Interviste

Intervista ai COMACOSE

Coma Cose

Abbiamo chiacchierato con quei bravi ragazzi dei ComaCose, tra l’ultimo ‘Post Concerto ‘, birrette in Darsena, David Lynch, Dario Argento e……Paolo Meneguzzi.

Ciao ragazzi come state? Dove vi trovate?
Ora siamo a Milano, ultimamente siamo sempre in viaggio e stiamo facendo mille cose, e’ tutto una figata ma si lavora ad un ritmo serratissimo e purtroppo c’e’ molto meno tempo per le birrette in Darsena.

Coma Cose è uno dei nomi più originali della scena italiana, ma a proposito vi sentite parte di questa scena indie italiana?
Non sapremmo, indie cosa vuole dire?, di sicuro non veniamo dai talent!

Ho letto da qualche parte questa vostra auto descrizione: “ la nostra musica «suona come gli ingressi dei palazzi di Milano di notte, Laura Palmer o giù di lì». Musica per le mie orecchie!!! Spiegatemi la correlazione tra i vostri suoni, il noir Hitchcockiano della milano di notte e l’onirismo del cinema di Lynch..
Gli ingressi dei palazzi di notte hanno qualcosa di molto affascinante, c’e’ sempre un elemento inquietante, sembra che da un momento all’altro debba sbucare una persona con un soprabito e guanti di pelle nera, c’e’ del Dario Argento in tutto ciò e questa cosa ci piace molto.

Da “anima lattina” a “post concerto”passando per “jugoslavia” e “deserto”. Molti video all’attivo e tutti ben curati. Sappiamo che Fausto cura il comparto visivo e chiediamo: quanto è importante in questi tempi, dove tutto si consuma in fretta, costruire un video accattivante? E’ così importante oggi “mettersi in mostra”’?
Effettivamente no, oggi Spotify ha restituito alla musica una piattaforma dedicata e quindi la “parte visiva” sta perdendo terreno. Aldilà di queste considerazioni per noi e’ importante fare i video perché pensiamo di dare più tridimensionalità alle canzoni, ci sono molti video più belli dei nostri ma il fatto che noi ce li facciamo da soli e’ un valore aggiunto imbattibile.

Il coma non è uno stato permanente, è sempre uno stato di transizione, è così anche per la vostra musica?
Si, siamo irrequieti!

Cosa vi ha influenzato maggiormente a livello musicale?
Probabilmente i Beatles, aldilà della musica la concezione di “produzione” di una canzone rimane all’oggi alla base di tutta la musica moderna. 

Ritorniamo un attimo alla scena indie italiana. Credete che la nostra musica sia esportabile all’estero?
Se ce la fece a vendere migliaia di dischi in Sudamerica Paolo Meneguzzi, allora è tutto possibile.

Freud affermava che “Il sogno è la via regia che conduce all’inconscio”, poiché durante il sonno le resistenze perdono parte della loro efficacia, e ciò permette al materiale rimosso di tornare alla coscienza sotto forma di immagini oniriche. Mi piace legarlo a voi e vi chiedo: in che futuro si vedono i Coma Cose? E con quali progetti?
Speriamo di continuare a fare musica senza subire troppa pressione, vorremmo solo fare canzoni come e quando vogliamo senza pianificare troppo le cose.

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