Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Cosmo Sheldrake – The Much Much How How And I

2018 - Transgressive Records
pop / indie

Ascolta

Acquista

Tracklist

1. Linger Longer
2. Wriggle
3. Birth A Basket
4. Birthday Suit
5. Come Along
6. Solar Waltz
7. Mind Of Rocks
8. Spring Bottom
9. Egg And Soldiers
10. Axolotl
11. Pliocene
12. Linger A While
13. Beetroot Kvass
14. Hocking


Web

Sito Ufficiale
Facebook

La scena musicale d’Oltremanica è da sempre sinonimo di novità e nuove tendenze nell’intero panorama mondiale. Di decennio in decennio si sono susseguiti – con alterne fortune – geni e genietti che hanno rinnovato la quarta arte.

A questo filone appartiene Cosmo Sheldrake, l’ennesimo rampollo della sempre prolifica scena britannica. Figlio d’arte del biologo Rupert Sheldrake e della voice teacher Jill Purce, cresce in un’ambiente familiare stimolante che influenzerà la sua passione verso la natura e l’arte. Polistrumentista (con oltre trenta strumenti nel proprio bagagli(ai)o musicale), già compositore di colonne sonore per cinema, teatro e serie tv, giunge al debutto discografico con “The Much Much How How And I“, ideale summa di un percorso personale e professionale sbocciato a partire dalla più tenera età, per concretizzarsi negli anni dell’adolescenza e dell’età adulta.

Recensire un’opera complessa quanto espressiva come questo debutto non è semplice. La musica di Cosmo Sheldrake trascende le normali generalizzazioni e le classificazioni di genere, e le innumerevoli citazioni letterario/musicali presenti in ogni brano complicano questo processo.

Lungo le quattordici tracce pop che compongono il disco si passa da strutture legate alla classica forma-canzone (Wriggle, Come Along, Mind of Rocks), ad altre dalla struttura “anarchica” (Solar Waltz, Egg and Soldiers, Hocking) lungo fili conduttori che percorrono l’intera durata delle composizioni: l’atmosfera barocca e trasognante ed il caos organizzato degli inserti sonori e musicali. Quaranta minuti spalmati lungo quattordici mini-racconti dal sapore vittoriano che si muovono all’interno di un confine musicale in bilico tra antico e moderno.

Il paradosso espresso dalla musica di Cosmo Sheldrake è la capacità di integrare generi, stili e suoni diversi – ed apparentemente incolibiliabili tra loro – in un potpourri perfettamente riuscito di canzoni pop. Seppur l’ascolto possa rivelarsi ridondante per gli ascoltatori poco avvezzi a composizioni sperimentali, è difficile rimanere impassibili alla ricchezza sonora di questo debutto.

Un disco che porta con sé emozioni potenti e contrastanti (l’iniziale senso di estraniazione lascia spazio a due sentimenti forti quanto distanti tra loro, come l’amore incondizionato o il rigetto totale), che non passa inosservato e che si iscrive all’elitario circolo dei migliori debutti britannici di questo decennio. Nell’epoca della musica usa e getta, scegliere di consumare il prodotto Cosmo Sheldrake significa non doversi preoccupare della data di scadenza.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni